Un tributo ad uno dei gruppi internazionali più famoso di tutti i tempi: gli ABBA.
Il gruppo musicale pop svedese che ha imperato nelle classifiche internazionali per un decennio d’oro. Il gruppo si costituì nel 1970 senza mai cambiare la loro formazione: Bjorn Ulvaeus, Benny Andersson, Anghetha Faltskog e Anni-Frid Lyngstad (meglio conosciuta come “Frida”), e si sciolse nel 1982, con al suo attivo oltre 370 milioni di copie di dischi venduti in tutto il mondo. Nel 2000 fu proposto agli ABBA di riunirsi per un tour di 100 concerti in cambio di un compenso pari ad un miliardo di dollari, ma rifiutarono “per non deludere i fan”.
Lo spettacolo che propongono gli Abba Dream è ovviamente un omaggio ad una grande band, le cui canzoni sono diventate cult, anche per i più giovani grazie al film ed al musical teatrale Mamma Mia!.
Le canzoni sono eseguite interamente dal vivo da un bravo gruppo musicale che supporta le due notevoli voci femminili di Susanna Pellegrini e Daniela Bulleri.
Lo spettacolo non ha solo la musica come protagonista, perché e corredato dalle immancabili coreografie e cambi (troppo pochi) d’abito.
Dopo la fatica iniziale degli artisti, che hanno trovato un pubblico un po’ freddino, l’emozione ha travolto la scena, con l’arrivo sul palco del coro dei Musici Cantori di Milano, diretto da Mauro Penacca e così sulle note di Chiquitita centinaia di piccole luci si sono accese in sala, regalando una coreografia suggestiva alla performance.
Molto buone le interpretazioni di Sleeping to my fingers e The winner takes it all.
Sicuramente da vedere!!!

Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.