Si è conclusa anche la 56° edizione della competizione fotografica organizzata annualmente del museo di storia naturale di Londra.
La competizione è stata serrata anche quest’anno: dalle oltre 49.000 istantanee ricevute, sono state selezionate le 100 immagini finaliste che rimarranno esposte (pandemia permettendo) al Natural History Museum di Londra fino al 6 giugno 2021 per poi partire in patria e all’estero.
Kate Middleton, duchessa di Cambridge and e patrono del museum ha incoronato Sergey Gorshkov “Wildlife Photographer of the Year”, per la sua incredibile immagine che ritrae l’intimo abbraccio di una Tigre dell’Amur di un antico abete della Manciuria nell’Estremo Oriente russo. Uno scatto sul quale il fotografo russo ha lavorato per 11 mesi prima di catturare, con una fotocamera nascosta, questo momento.
La presidentessa della giuria commenta così questo incredibile scatto:
È una scena come nessun’altra. Uno scorcio unico di un momento intimo nel profondo di una foresta magica. Raggi del pallido sole invernale evidenziano l’antico abete e il mantello dell’enorme tigre mentre afferra il tronco in evidente estasi e inala il profumo di tigre sulla resina, lasciando il proprio segno come messaggio. È anche una storia che racconta con gloriosi colori e consistenza del ritorno della tigre dell’Amur, un simbolo della natura selvaggia russa. “
Tim Littlewood, direttore esecutivo scientifico del Natural History Museum e membro della giuria racconta:
“Cacciata al limite dell’estinzione nel secolo scorso, la popolazione dell’Amur è ancora oggi minacciata dal bracconaggio e dal disboscamento. La straordinaria vista della tigre immersa nel suo ambiente naturale ci offre speranza, poiché recenti rapporti suggeriscono che i numeri stanno crescendo grazie agli sforzi di conservazione dedicati. Attraverso il potere emotivo unico della fotografia, ci viene ricordata la bellezza del mondo naturale e la nostra responsabilità condivisa di proteggerlo.”
Non bisogna tuttavia dimenticare il riconoscimento per lo “Young Wildlife Photographer of the Year”, le future leve della fotografia internazionale, e detentori delle redini del nostro pianeta. Lo scatto che è valso a Liina Heikkinen il prestigioso premio, ritrae una volpe che ha appena catturato un’oca, le piume svolazzano; la giovane volpe viene immortalata mentre rifiuta di condividere la sua preda con i suoi cinque fratelli. Apprendiamo che Liina è la più giovane di una famiglia di fotografi naturalisti e ha trascorso gran parte della sua infanzia immersa nella natura nella sua terra natale, la Finlandia.
“Un senso di dramma furtivo e di frenetica urgenza ravviva questa immagine, attirandoci dentro la scena. La nitida messa a fuoco sul viso della volpe ci porta direttamente dove si trova l’azione. Un grande momento di storia naturale catturato perfettamente”, afferma Shekar Dattatri, regista e membro della giuria.
Ricordando ai nostri lettori che è già possibile partecipare alla prossima edizione del concorso, ci godiamo alcune delle più belle immagini del 2020.

Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.