Evelyn ti lascia sempre sperare in qualcosa di più. E poi ti lascia sempre a bocca asciutta. … Ti lascia senza fiato come ogni fotografia che la ritrae.

… ci sono cose di cui mi sono pentita. È solo che … non mi riferisco a niente di squallido o indecente. Non mi pento delle bugie che ho detto, né delle persone che ho ferito. Accetto il fatto che, a volte, fare la cosa giusta significa andarci pesanti.

«Se devo raccontarti la mia vita, se devo raccontarti quello che è successo veramente, la verità dietro a tutti i miei matrimoni, i film che ho girato, le persone che ho amato, quelle con cui sono andata a letto, quelle a cui ho fatto del male, i vari compromessi che ho accettato e dove im hanno portata, allora devo essere sicura che tu mi capisca. Devo essere sicura che ascolterai esattamente quello che sto cercando di dirti.»

La gente non prova molta simpatia né tenerezza nei confronti di una donna che dà la precedenza a se stessa.

Quando capisci che puoi raccontare a una persona la tua verità, che puoi mostrarti per ciò che sei, puoi metterti a nudo e sentirti dire “Con me sei al sicuro”: ecco cos’è l’intimità.

Non far finta che una metà di me non esista solo perché così è più facile incasellarmi, Monique, non farlo.»

A volte la realtà ti schiaccia in maniera inesorabile. Altre volte aspetta paziente che tu esaurisca le forze che servono a negarla. Ed è esattamente quello che accadde a me.

Evelyn si prende un secondo per rispondere, e in quel momento mi rendo conto che ha appena acconsentito a fare ciò che aveva giurato no avrebbe mai fatto, solo per tenermi stretta. Evelyn mi vuole per un motivo preciso. E mi vuole a tutti i costi. Comincio a pensare che dovrei aver paura.

Sai che la chiave dell’impulsività è credersi invincibili. Nessuno getta al vento ogni precauzione se non ha la certezza che quel vento soffierà a suo favore.

Non capisci mai veramente quanto hai corso, quanto hai sudato, quanto sei stanco fino a quando qualcuno non si ferma dietro di te e ti dice: «Va tutto bene, adesso puoi lasciarti cadere. Ti prendo io.»

Stavo sollecitando informazioni che forse mi avrebbero spezzato il cuore, una tipica debolezza della condizione umana.

Ostentare la propria bellezza è una condanna a vita, perché alla fine ti convinci che l’unica cosa di valore che hai, prima o poi, arriverà alla data di scadenza.

Mi ha sempre affascinato il modo in cui le cose possono essere vere e false allo stesso tempo, così come una stessa persona può essere buona e insieme cattiva, e può amarti con meravigliosa generosità e spietato egoismo contemporaneamente.

Mentre salivamo a bordo sentii uno strappo al cuore, e quello strappo si fece sempre più largo man mano che lo osservavo leggere la rivista durante il volo. ….Da come lo disse compresi che era andato a letto con altre, durante il nostro matrimonio, e mi chiesi se le donne potevano mai dirsi al riparo da uomini come Max e Don. Pensai a quante altre donne erano convinte di poter evitare i tradimenti dei mariti grazie alla propria avvenenza, a una bellezza come quella di Evelun Hugo.

Certe persone hanno proprio tutte le fortune. Quanto a me, ho sempre dovuto lottare con tutte le mie forze per ciò che desideravo. Altri, invece, si ritrovano felici senza neanche accorgersene. A volte vorrei essere anch’io così. E sono certa che a volte anche loro vorrebbero essere come me.

È così che funziona, con la rabbia.

Comincia nel petto.

Comincia come paura.

La paura si trasforma presto in rifiuto.

E poi la verità ti colpisce come un pugno in faccia.

Perché ti rendi conto che “si è vero”.

E allora ti trovi davanti a una scelta. Sei triste o arrabbiata? E alla fine, la linea di sottile tra le due non è altro che la risposta a un’unica domanda. Di chi è la colpa?

 

Siete pronti ad entrare in “intimità” con la protagonista del libro?

Monique, sconosciuta giornalista di una rivista, riceve la proposta di fare un’intervista a Evelyn Hugo, una celebre attrice degli anni cinquanta ritiratasi dalle scene circa trent’anni prima. Alla soglia degli ottant’anni Evelyn ha deciso di raccontare la vera storia della sua vita e i suoi sette matrimoni.

Evelyn, dall’infanzia tormentata, fu una celebre stella di Hollywood quando la vecchia Hollywood sfornava sogni, attrici, attori e scandali.

Partita da un sobborgo di New York, con indosso i suoi sogni e niente più arriva ad Hollywood. Niente scuola per lei ma solo un corpo stratosferico, tanta volontà e la voglia di realizzare in parte il sogno della madre morta prematuramente.

Non sarà sempre tutto scintillante, dietro i bei vesti, i successi cinematografici, le foto sulle riviste patinate, i soldi, si nasconderanno situazioni spiacevoli, rinunce, solitudini, amori fasulli e tradimenti.

Sarà valsa la pena rinunciare alla proprietà identità per diventare Evelyn Hugo? E quale segreto ha nascosto per tutti questi anni? Solo leggendo il libro si imparerà a conoscere la vera Evelyn e i segreti che per tanti anni è stata costretta a custodire.

La scrittrice si è ispirata alla vita di Elizabeth Taylor, Ava Gardner e Rita Hayworth per creare una enigmatica ed affascinante Evelyn.

Un libro adatto a chi ama le storie intricate, leggere e profonde allo stesso tempo.

Recensione di I sette mariti di Evelyn Hugo di Taylor Jenkins Reid, #Ho rinunciato ad essere diversa da quella che ero per diventare una stella di Hollywood

I sette mariti di Evelyn Hugo
di Taylor Jenkins Reid
Mondadori 2021 (413 pp.)
traduzione di Giovanna Scocchera