Presso la suggestiva e splendida location di “Fioraio Bianchi” si è svolta la degustazione di: Gran Selezione Ada Andrighetti del Casale dello Sparviero.
La degustazione, guidata personalmente da Ada Andrighetti e da esperti sommelier, è stata accompagnata da un piatto di gustosi stuzzichini, che hanno deliziato il palato degli ospiti nonché esaltato il bouquet dei vini.
La sensazione è stata quella di trovarsi a metà tra una cantina (visti gli alti soffitti con mattoni a vista) e un locale dal gusto un po’ vintage (affascinante il termosifone munito di scaldavivande) con arredi e dettagli dal gusto ricercato.
La degustazione è partita con l’annata del 2012; ottimo vino dal colore rosso rubino e riflessi violacei. Al naso profumi di confettura di prugna, sentori di fragola e miele. Rotondo al palato, con piacevole nota tannica e una lunga persistenza.
Presso il casale, ogni primavera, nidificano 2 sparvieri. Da qui il nome dell’etichetta.
Le uve, che costituisco questo nettare meraviglioso è composto per il 90% da uve Sangiovese e per il 10% da uve Pugnitello.
Il Pugnitello era un vitigno etrusco che è stato per lungo tempo abbandonato. Ora recuperato dopo un lungo lavoro svolto dal Dipartimento Orto-Floricoltura dell’università di Firenze.
Questa particolare uva dà una nota piacevolmente acida al vino. Il grappolo dell’uva Pugnitello ha la forma quasi di un pugno tanto sono stretti fra loro gli acini. La peculiarità di quest’uva è data dal fatto che essendo molto tannica e leggermente acida si presta perfettamente all’invecchiamento.
Il vino viene lasciato per 18 mesi in botti di rovere francese e altri 6 mesi in bottiglia. Le botti grandi sono principalmente di rovere francese mentre per le botti piccole ci si affida all’esperienza dei legnami Garbellotto (legname prodotto principalmente in Slavonia), collocate nelle caratteristiche cantine “a volte”.
Il terreno è molto variegato, si passa dal tufo all’argilla al galestro. L’altitudine di 250 metri, permette un notevole ricambio d’aria che giova particolarmente alle viti. La produzione è di circa 3.500 bottiglie all’anno. La gran selezione è molto apprezzata all’estero soprattutto in Inghilterra e Germania.
L’azienda si sta muovendo per passare alla produzione in biologico. Il vino, come l’olio e come tutti i prodotti della terra, hanno bisogno di tornare un po’ all’origine. Perché se un prodotto è coltivato in modo tradizionale, senza forzare la maturazione o la quantità di prodotto finale, non ha bisogno di altro per essere apprezzata.
Purezza e semplicità è quello che ci vuole.
L’azienda, situata nella zona collinare di Castellina in Chianti, nella parte senese del Chianti Classico, si estende complessivamente su 380 ettari, di cui 90 di vigneti.
Lo splendido casale, un antico monastero risalente al XVII secolo, è stato ristrutturato dando così la possibilità di creare un agriturismo con 6 splendidi appartamenti a vista sulle colline chiantigiane, raggiungibili percorrendo un viale di cipressi lungo 800 metri; www.casaledellosparviero.it; agriturismo@casaledellosparviero.it.
L’agriturismo è presente anche su booking.
Le vigne, gli ulivi e una splendida piscina sono il complemento d’arredo delle vaste stanze, che danno la possibilità di alloggiare oltre che di visitare le cantine di invecchiamento dell’azienda.
Un magnifico casale, allocato in una splendida regione italiana, che produce un ottimo vino, non può che essere la meta ideale per il prossimo ponte di dicembre.

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