Immortalità: dono e condanna. Un pesante fardello con cui i protagonisti dell’action movie “The Old Guard” convivono da centinaia di anni.

Gina Prince-Bythewood mette in scena il fumetto omonimo ideato da Greg Rucka che racconta di questo gruppo di soldati che influenzano la società attraverso i secoli.

Distribuito da Netflix il 10 luglio 2020 “The Old Guard” unisce personaggi eterogenei parificandoli l’uni con gli altri: il caucasico capo Andy (Charlize Theron), la coppia omosessuale italo-islamica formata da Nicky e Joe (rispettivamente Luca Marinelli e Marwan Kenzari), il francese Booker (Matthias Schoenaerts) e la new entry afroamericana Nile (Kiki Layne), protagonista della pellicola.

La trama ci porta al (non innovativo) confronto tra la sopracitata squadra di “eroi”  e il classico antagonista senza scrupoli a capo di un’importante azienda farmaceutica, Steven Merrick (Harry Melling). L’intreccio narrativo non spicca per l’originalità ma sa delineare in modo abbastanza esaustivo (chi più, chi meno) il team degli immortali, peccato aver proposto un nemico non all’altezza accompagnato da una caratterizzazione un po’ sterile.

Le coreografie di combattimento sono dirette e pulite, ben presentate e non pompose. Così come gli effetti visivi che si integrano alla pellicola dando vita a un piacevole incrocio tra spy-movie, azione e fantasy. Gli oltre 70 milioni di dollari di budget non hanno reso il film “cartonato” o patinato come altri blockbuster dell’ultimo decennio.

Ci troviamo quindi di fronte ad un prodotto dalla trama mediocre e già vista ma che gli aspetti tecnici e le scelte stilistiche sanno far apprezzare per tutte e 2 le ore del film facendo rimanere soddisfatti al termine della visione.