Il 17 giugno 2020 è stato distribuito sulla piattaforma Hulu, il teen drama Love, Victor, serie spin-off di Tuo, Simon, adattamento cinematografico del libro Non so chi sei, ma io sono qui di Becky Albertelli.

In principio la serie avrebbe dovuto fare il proprio debutto sulla piattaforma Disney+, ma successivamente è stato annunciato che avrebbe traslocato su Hulu. Questa decisione è stata presa per gli argomenti che vengono trattati, in modo da poterli esprimere al meglio su una piattaforma con un target più maturo. Love, Victor affronta infatti temi come la scoperta della propria sessualità, i drammi adolescenziali, l’amicizia e i rapporti complessi con la famiglia.

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Victor Salazar (Michael Cimino) è un ragazzo di 17 anni che, a causa del lavoro del padre, si trasferisce in città con la sua famiglia: la madre Isabel (Ana Ortiz), il padre Armando (James Martinez), la sorella (Isabella Ferreira) e il fratello minore Adrian (Matteo Fernandez). È una famiglia unita ma il padre ha una mentalità un po’ vecchio stampo, per questo Victor non riesce a confessare nemmeno a loro quello che prova. Nutre molte speranze da questo cambiamento, forse è l’occasione di iniziare una nuova vita e poter essere finalmente sé stesso. In questa nuova città diventa uno studente della Creekwood High School e stringe nuove amicizie: conosce il suo vicino di casa e compagno di scuola Felix (Anthony Turpel), un ragazzo un po’ strano dalla battuta sempre pronta, innamorato di Lake (Bebe Wood), fissata con i social e con il giudizio degli altri.

Tra gli amici, la scuola e la famiglia, Victor lavora come barista in una caffetteria per aiutare in famiglia e pagarsi l’attrezzatura per la squadra di basket. Qui conosce il suo collega Benji, (George Sear) gay dichiarato.

Victor è fidanzato con Mia (Rachel Naomi Hilson), la ragazza più bella e popolare della scuola, sempre pronta ad aiutare gli altri e con un padre assente. Tra i due c’è complicità, si sostengono e si vogliono bene, ma più la storia si fa seria e più Victor diventa confuso, soprattutto quando iniziare a provare segretamente qualcosa anche per Benji. Tutto questo lo porterà ad un grande turbamento interiore; ma non è da solo, anche qualcun altro sa del suo segreto. Ad aiutarlo nelle scelte difficili c’è Simon (Nick Robinson) di Tuo, Simon. Dopo i fatti avvenuti nella loro vecchia scuola in cui Simon ha il coraggio di dichiararsi gay, Victor decide di scrivergli un’email per chiedergli dei consigli. Simon diventa così il suo unico confidente.

La cosa interessante di questa serie è che viene affrontato il tema della omosessualità in modo meno stereotipato rispetto ad altre. Victor è un ragazzo popolare, gay e frustrato ma rimane sempre una persona dolce e umile. È tormentato e, come tutti gli adolescenti, talvolta fa delle scelte che risultano sbagliate, che purtroppo faranno soffrire qualcuno. Ma non diventa

mai “cattivo”, mentre nella maggior parte delle serie in cui viene trattato questo argomento, soprattutto nei teen drama, il personaggio gay è quasi sempre un bullo che sfoga il proprio dolore sugli altri: Adam Groff di Sex education che bullizza spesso Eric perché gay ma che in realtà si scoprirà esserne innamorato; O Montgomery de la Cruz “Monty” in 13 reasons why, è un popolare giocatore di football della scuola e un bullo violento che arriva anche a stuprare Tyler per la rabbia repressa che ha dentro.

Non si hanno ancora notizie certe sul futuro della serie, se ci sarà o no una seconda stagione. Il febbraio scorso Deadline ha annunciato l’apertura della “writers room” cioè l’inizio della scrittura della sceneggiatura per la seconda stagione. Hulu non si è ancora sbilanciata su questo argomento, ma la serie ha riscosso un soddisfacente successo da farci pensare che ci saranno buone possibilità. Si sa anche, grazie ad un’intervista al co-showrunner Brian Tanen, che la seconda stagione tratterà argomenti ancora più maturi e più incentrati all’intimità dei personaggi.

Un’altra notizia ancora sconosciuta è la data della distribuzione italiana degli episodi.