Reduce da un più pomposo Hunger Games, Gary Rose racconta la storia vera di Newton Knight, anarchico contadino ribellatosi all’esercito della confederazione durante la guerra di successione.Il ribelle Newton Knight, sopravvissuto alla guerra di secessione, si oppone all’esercito della confederazione che riduce in miseria la sua popolazione e gli schiavi. Fuggito dalla sua casa in campagna, Newton raduna un drappello di oppositori, in maggioranza schiavi in fuga, per vincere le ingiustizie e rendere libero lo stato di Jones nel Mississipi.
Difficile stabilire quanta politica debba esserci in un film, soprattutto se si parla di un biografico. La prima metà del film non lascia dubbi. Sorretta dall’impeccabile interpretazione di una sicurezza che porta il nome di Matthew McGonaughey, la trama si lascia masticare per bene. Non eccede, si contiene, racconta. Rose viene stretto in un pugno, una morsa insoddisfacente che rigetta il proseguo del suo progetto in una poco incisiva nota politica e morale, una patina anti-razziale (il film è un “nascita di una nazione” griffithiano montato esattamente al contrario) spalmata ovunque, delle meno originali, che al massimo scuote i sensi di quei fondamentalisti che ancora brancolano nel buio della propria arretratezza. Tutto ciò non presenta neanche un problema in sé e per sé, ma l’attenzione sui singoli drammi dei personaggi inevitabilmente scema, si consuma, abbandona lo spettatore nel mezzo di una lotta giocata sul diritto di voto degli ex schiavi.
I brevi frammenti che rimandano la narrazione a decenni successivi, sequenze in cui un discendente di Knight ha problemi con la legge per le azioni di quest’ultimo, servono a poco o nulla. Provocano cali d’attenzione, fanno da calmante ad un nastro che forse si è già calmato troppo.
Il salto di qualità Rose lo affronta per lo meno sulla regia, regalando scenari puntualmente realistici e impalcando la guerra di successione come di dovere. Ribadiamo quello che forse risulta uno spreco, quello di McGonaughey, rispetto alla mediocrità della pellicola. Sufficienza stracciata, fatta a brandelli, per un soffio.