La risonanza data dall’Oscar, osannato dalla critica mondiale, visto da tutti più o meno. La grande bellezza ha lasciato il segno come pochi film nel nostro paese.
Lo dimostra il fatto che la pellicola torna il 27, 28 e 29 giugno nelle sale italiane, riempito con scene inedite per una durata di circa trenta minuti.
Nulla da togliere e poco o niente da aggiungere a quanto si è già detto su questo film. Il materiale rimasto nell’ombra del capolavoro di Sorrentino va a reinfarinare quanto si è già visto. Piccoli tagli inseriti qui e là, alcuni importanti, altri meno, alcuni evitabili perfino.
Straordinarie le riprese notturne all’interno di uno dei palazzi antichi di Roma, la via d’accesso per un pezzetto di grande bellezza tenuto in ostaggio da ricche e tarchiate sagome borghesi.
Elegante l’incontro di Jep con il regista, solo fino al punto in cui, paragonando il cinema e la vita, ci sentiamo dire che i due mondi sono alla pari solo quando nella vita s’incontra l’amore. Se dopo questa sfumatura decisamente calante riuscirete a seguire il resto della pellicola, vi verranno proposte ancora un paio di scene con festini vari, onirismi estetici come già proposti nel resto della pellicola.
In aggiunta un brevissima sequenza che fa poco più luce su Ramona, il personaggio interpretato da Sabrina Ferilli. Jep che rincorre freneticamente, con il fiatone, il materiale umano per il suo prossimo eventuale romanzo e il sacerdote logorroico, solo nel bosco, alla ricerca di una puzzola, incantato e sorpreso dalla comparsa di un’angelica sagoma canterina.
Insomma, a nostro parere, se far economia sul tempo era l’unica scelta possibile, l’abilità di Sorrentino nell’eliminare il superfluo è ammirabile. Consigliamo la visione solo a chi davvero è stato folgorato a primo colpo da questa grande bellezza, di nome e di fatto.