Con l’arrivo dell’autunno, è iniziato un periodo magico fatto di boschi che si tingono di nuovi colori, dal giallo paglierino all’arancione intenso, e si riempiono di profumi, da quello delle resine a quello dei funghi. E proprio i mutamenti tipici del periodo rendono questa stagione un momento perfetto per riscoprire il legame con la natura e per vivere un’esperienza in grado di rimettere in equilibrio corpo e spirito.
In occasione della scorsa Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, Dolomiti Paganella, insieme alla naturopata Stefania Agostini, ha raccontato i 6 benefici per corpo e mente del foliage e di una passeggiata nei boschi in questo particolare periodo dell’anno: dalla riduzione dello stress al ritrovamento della pace interiore.
Rafforza il sistema respiratorio
Soprattutto in questo periodo dell’anno, passeggiare in un bosco significa venire avvolti da una moltitudine di fragranze naturali. In particolare, tra gli aromi più intensi ci sono gli oli essenziali legnosi emanati dalle conifere e dalle loro resine, che arricchiscono la qualità dell’aria apportando, attraverso la respirazione, numerosi benefici al corpo e allo spirito, oltre che una connessione più profonda con la natura.
“Gli oli essenziali legnosi agiscono sul nostro sistema respiratorio, aiutandolo contro gli agenti esterni”, spiega la naturopata Stefania Agostini. “Per poter continuare a vivere l’esperienza del bosco anche a casa, si possono utilizzare gli oli essenziali puri. Un esempio è quello di larice, preparato nel mese di ottobre e che viene utilizzato come espettorante e antibatterico, ma che ha anche un effetto benefico contro lo stress”.
Riduce i livelli di cortisolo
Il Forest Bathing è un’antica pratica giapponese che, attraverso l’immersione totale nella foresta e l’inalazione dei monoterpeni rilasciati dalle piante, aiuta a ridurre lo stress e a normalizzare la pressione sanguigna, con effetti benefici anche sul sistema immunitario. Sull’Altopiano della Paganella questa esperienza si può vivere al Parco del Respiro, un luogo abitato da abeti rossi, pini silvestri, larici, frassini, carpini neri e, soprattutto, faggi, tra le specie che emanano la maggiore quantità di monoterpeni, soprattutto nelle prime ore del mattino e dopo pranzo. I periodi migliori per vivere questa esperienza sono la primavera, l’estate e l’inizio dell’autunno, ma il bosco dona benessere in ogni stagione.
“Questo luogo, dal grande potere rigenerativo, è facilmente accessibile a piedi ed è ricco di piante benefiche, tra cui il grande abete bioenergetico, che – con l’aiuto delle pratiche del Forest Bathing – creano un ambiente ideale per favorire la riduzione dei livelli di cortisolo, l’ormone responsabile dello stress”, spiega la naturopata. “Il consiglio è di prendersi del tempo e di coinvolgere tutti i sensi osservando il colore delle foglie; stando nel silenzio della natura, che invita alla quiete interiore; camminando lentamente; e respirando a fondo, cogliendo i diversi profumi”.
È una vera e propria sessione di cromoterapia
Con l’arrivo dell’autunno, molti alberi si tingono di colori nuovi: la responsabile è la clorofilla, che degradandosi elimina il tipico colore verde facendo emergere gli altri pigmenti presenti nelle piante (carotenoidi, antociani, flavonoidi…). Si assiste così al fenomeno del foliage che con i suoi colori, secondo la cromoterapia, ha numerosi effetti benefici su mente e corpo.
“Ogni colore ha una vibrazione energetica che interagisce con il nostro organismo. Il rosso è associato al calore e all’energia, è il simbolo del fuoco, del sangue ed è collegato alla forza come spinta all’azione verso un cambiamento. Il giallo trasmette felicità e buonumore, ma raffigura anche la parte intellettuale del cervello, per questo favorisce la concentrazione; questo colore luminoso richiama più leggerezza, è il simbolo di vitalità, di ottimismo e di rinascita. L’arancione unisce questi due colori e richiama la pace interiore e la trasformazione, trasmette sensazioni positive, di serenità, creatività ed entusiasmo per la vita”.
Migliora la circolazione e la postura
Per un’esperienza completa e totalizzante, un’attività interessante da provare in autunno è il camminare a piedi scalzi sul letto di foglie cadute, così da stabilire un vero e proprio contatto diretto con la natura.
“La pelle è l’organo di comunicazione più esteso del corpo ed è un piacere camminare a piedi nudi per ricevere gli stimoli dalla terra, da cui riceviamo anche elettroni che favoriscono la riduzione dello stress ossidativo. Questa camminata, eseguita sul terreno fresco, stimola inoltre la circolazione, aumenta la vitalità e migliora la postura”, spiega Stefania Agostini.
Aiuta a riscoprire la “meraviglia”
Una passeggiata nel bosco e a contatto con la vegetazione ha anche un importante effetto emozionale: guardare la natura che cambia porta infatti a riscoprire la meraviglia, una dimensione innata nei bambini, ma che anche gli adulti possono rivivere concentrandosi sul presente e ritrovando l’equilibrio di corpo e spirito.
“Stare in un ambiente naturale ci fa sentire a nostro agio, generando un beneficio sia fisico che emotivo. Grazie a una profonda connessione con la natura possiamo rilassarci e ridimensionare le preoccupazioni, staccando per un po’ dai ritmi stressanti per armonizzare quelli biologici”.
Insegna a “lasciar andare”
L’autunno è la stagione del cambiamento e immergersi nella natura nel suo momento di trasformazione ha un importante valore simbolico: si è in quel periodo in cui qualcosa sta per finire, ma solo per lasciare spazio a qualcos’altro; gli alberi lasciano andare le foglie, ma queste saranno nutrimento per le piante durante la prossima stagione.
“Anche la semplice osservazione di questo fenomeno ci stimola ad accogliere con più serenità il cambiamento e a fluire con esso senza troppa resistenza, che porterebbe a fare più fatica. Osservare la natura ci aiuta infatti a vivere meglio i molti momenti di cambiamento che si attraversano nella vita, soprattutto in questo periodo, quando ci insegna a ‘lasciare andare’ e a ‘far scivolare via’: come gli alberi, infatti, anche noi dovremmo ‘spogliarci’ di ciò che non è importante per poter vivere meglio nel momento presente”, conclude Stefania Agostini.

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