Da poco nominato al primo posto a Milano, 8°posto assoluto nella classifica Top 50 Pizza, il Dry Martini torna e presenta il nuovo menu del Maestro Pizzaiolo Lorenzo Sirabella e la drink list della nuova bar manager Sabina Yausheva.
Il Dry è uno di quei posti che hanno approfittato del lockdown per riflettere e innovare. L’innovazione d’altronde è nelle vene di questo locale, nato nel 2013 ha da subito pensato di accoppiare una pizza già di per sé deliziosa (e i numerosi riconoscimenti internazionali da pubblicazioni nel settore collezionati negli anni ne sono una conferma) a cocktails che non solo li accompagnino, ma ne sposino i sapori ed in qualche modo si fondano sulle papille gustative.
Appena entrati nel locale di Via Solferino 33 ci si trova subito nella zona adibita a bar con tavoli conviviali dove fare aperitivo, chiacchiere con sconosciuti che diventano subito nuovi buoni amici. Ma la cosa più curiosa di tutte in questa zona (e vi garantisco che di cose curiose ce ne sono tante) è un pezzo di parete sul quale sono riportati i cocktails “on the wall”, i classici della storia di questo locale che come da nome, sono stati letteralmente dipinti direttamente sul muro ancora durante i lavori di ristrutturazione.
Visualizza questo post su Instagram
Per questa riapertura, che viviamo tutti come una rinascita, ad integrare gli on the wall Sabrina ha studiato nuovi accostamenti. Vi do solo alcuni esempi: un Martini infuso con il lievito che Lorenzo usa per la sua deliziosa focaccia a lunga lievitazione, servito con il bordo coppa ammantata di polvere di pane, un Dry Cola che va a riprendere il classico Cuba Libre con ingredienti prodotti integralmente in casa (sì anche la Cola) e il Martini Sour impreziosito da una foglia di cavolo nero, che con la sua sapidità stempera e accentua il mix nel bicchiere. Difficile trasmette con le parole i sapori, quindi vi consiglio di passare direttamente a provarli!
Visualizza questo post su Instagram
Non ho parlato delle cibo, ma quello già si sapeva fosse una garanzia. Si può iniziare spizzicando una focaccia con tartare di manzo e crema di funghi porticini, quella con baccalà mantecato e carciofi arrostiti o quella con crudo e stracciatella, prima di passare a qualcosa di più sostanziose, come la pizza Giro d’Italia farcita con zucca mantovana, ventricina teramana, friarelli napoletani e provola affumicata, io che sono un amante della quattro formaggi, sono davvero andato in delirio (nonostante la mancanza del pomodoro) per la pizza Gorgonzola Dop, Taleggio Dop, Raspadura Lodigiana e Provola di bufala campana.

Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.