Tra le dolci colline dell’Appennino romagnolo si nasconde un territorio affascinante e ancora poco conosciuto: il Montefeltro. Questa regione storica, a cavallo tra Romagna, Marche e Toscana, è una terra di confine che custodisce tesori inaspettati. Borghi medievali si ergono su crinali panoramici, castelli e rocche dominano valli rigogliose, mentre antiche tradizioni sopravvivono intatte nei piccoli paesi arroccati.

Il Montefeltro prende il nome dall’omonima dinastia che per secoli ne ha segnato le sorti. Qui, nel XV secolo, si è sviluppata una delle corti rinascimentali più raffinate d’Italia, quella dei duchi di Urbino. L’eredità di quel periodo aureo è ancora tangibile nell’architettura, nell’arte e nella cultura di questi luoghi.

Una natura selvaggia e incontaminata

Il paesaggio del Montefeltro è un susseguirsi di dolci colline e aspre montagne, solcate da fiumi impetuosi che hanno scavato profonde gole. Boschi rigogliosi ricoprono gran parte del territorio, offrendo rifugio a una ricca fauna selvatica. Non è raro avvistare caprioli, cinghiali e persino lupi nelle aree più remote.

Uno degli scenari naturali più spettacolari è la Riserva Naturale del Sasso Simone e Simoncello, dominata da due imponenti massi calcarei che si ergono nella valle come giganteschi denti. L’area protetta offre numerosi sentieri escursionistici che si snodano tra boschi, praterie e affioramenti rocciosi, regalando panorami mozzafiato sull’Appennino.

Altrettanto suggestivo è il Parco Naturale del Monte San Bartolo, un promontorio a picco sul mare che regala viste spettacolari sulla costa adriatica. Qui, tra falesie e macchia mediterranea, sopravvivono rare specie vegetali e nidificano uccelli migratori.

Borghi sospesi nel tempo

Il cuore pulsante del Montefeltro sono i suoi borghi medievali, autentici gioielli incastonati nel paesaggio collinare. Uno dei più affascinanti è sicuramente San Leo, arroccato su uno sperone roccioso inaccessibile. La possente Fortezza rinascimentale domina il paese, offrendo una vista a 360 gradi sulla Valmarecchia. Le strette vie lastricate conducono alla suggestiva Pieve romanica e al Duomo, capolavoro dell’architettura romanico-gotica.

Altrettanto suggestivo è Pennabilli, patria adottiva del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra. Il borgo conserva intatto il suo fascino medievale, con le due rocche che si fronteggiano sui colli opposti e il dedalo di vicoli che si snoda tra antichi palazzi. Da non perdere il Museo diffuso “I luoghi dell’anima”, che raccoglie le installazioni poetiche di Guerra disseminate per il paese.

Merita una visita anche Sant’Agata Feltria, conosciuta come il “paese del Natale” per i suoi celebri mercatini invernali. Il borgo è dominato dall’imponente Rocca Fregoso, fortezza dalla caratteristica forma pentagonale che ospita un interessante museo.

La capitale del Rinascimento

Cuore culturale e storico del Montefeltro è indubbiamente Urbino, gioiello rinascimentale dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La città natale di Raffaello raggiunse il suo massimo splendore nel XV secolo sotto il ducato di Federico da Montefeltro, mecenate illuminato che trasformò Urbino in uno dei principali centri culturali del Rinascimento italiano.

Il simbolo della città è il Palazzo Ducale, capolavoro dell’architettura rinascimentale che ospita la Galleria Nazionale delle Marche. Qui sono conservati capolavori di Piero della Francesca, Raffaello, Tiziano e molti altri maestri. Da non perdere lo Studiolo del Duca, gioiello di intarsi lignei che rappresenta il trionfo dell’arte prospettica.

Passeggiando per le ripide vie acciottolate si respira ancora l’atmosfera del Rinascimento. Piazze scenografiche si aprono all’improvviso, mentre scorci inaspettati rivelano panorami mozzafiato sulle colline circostanti. L’Oratorio di San Giovanni Battista custodisce uno straordinario ciclo di affreschi dei fratelli Salimbeni, mentre la Casa natale di Raffaello permette di immergersi nell’ambiente in cui crebbe il grande pittore.

Una tradizione gastronomica genuina

Il Montefeltro è anche terra di sapori autentici, dove sopravvivono antiche tradizioni culinarie. La cucina è semplice ma gustosa, basata su prodotti locali di alta qualità. Tra le specialità da non perdere ci sono i passatelli in brodo, pasta fatta in casa con uova, formaggio e pan grattato, e la crescia sfogliata, focaccia ripiena tipica di Urbino.

Il re incontrastato della tavola è il tartufo, sia bianco che nero, che cresce abbondante nei boschi della zona. Viene utilizzato per insaporire primi piatti, frittate e persino gelati. Altrettanto rinomati sono i formaggi, come il Formaggio di Fossa DOP, stagionato nelle caratteristiche fosse scavate nel tufo.

La tradizione enologica è rappresentata dal Sangiovese, vitigno principe di queste colline, ma anche da vini meno noti come il Biancame e il Rebola. Molte cantine offrono degustazioni e visite guidate, permettendo di scoprire i segreti della vinificazione.

Feste e tradizioni ancora vive

Il Montefeltro è una terra che custodisce gelosamente le sue tradizioni. Durante tutto l’anno si susseguono feste, sagre e rievocazioni storiche che animano borghi e paesi. Tra gli eventi più spettacolari c’è il Palio della Rana di Fermignano, una curiosa competizione in cui i concorrenti spingono una carriola con una rana a bordo.

A San Leo si tiene invece la suggestiva Alchimia Alchimie, rievocazione storica dedicata al Conte di Cagliostro che fu imprigionato nella fortezza. Il paese si anima di spettacoli, mercatini e dimostrazioni di arti magiche.

Durante l’estate, molti borghi ospitano festival e rassegne culturali di alto livello. Il Montefeltro Festival porta la grande musica classica in luoghi suggestivi come piazze medievali e antiche chiese. Il Festival del Teatro in Piazza di Pennabilli trasforma invece il paese in un grande palcoscenico a cielo aperto.

Un territorio da esplorare lentamente

Il Montefeltro è una terra che si rivela lentamente, perfetta per un turismo slow alla scoperta di piccoli tesori nascosti. La fitta rete di strade panoramiche permette di esplorare il territorio in auto o in moto, fermandosi nei numerosi punti panoramici per ammirare paesaggi mozzafiato.

Gli appassionati di trekking troveranno decine di sentieri ben segnalati, adatti a tutti i livelli di difficoltà. Particolarmente suggestivo è il Cammino del Duca, un percorso di 117 km che ripercorre l’antico itinerario tra Urbino e Gubbio.

Per chi ama le due ruote, la ciclovia del Marecchia offre un percorso di circa 40 km immerso nella natura, ideale per mountain bike ed e-bike. Il tracciato segue il corso del fiume Marecchia, attraversando borghi pittoreschi e aree naturalistiche di grande interesse.

Il Montefeltro è anche terra di acque termali, con diversi stabilimenti che sfruttano le proprietà benefiche delle sorgenti locali. Le Terme di Pitinum a Macerata Feltria e quelle di Raffaello a Petriano sono oasi di relax immerse nel verde delle colline.

 

Il Montefeltro è una destinazione sorprendente, capace di conquistare il visitatore con i suoi paesaggi incontaminati, la ricchezza artistica e la genuina ospitalità dei suoi abitanti. Un territorio ancora autentico, dove il tempo sembra essersi fermato e dove è possibile riscoprire il piacere di un turismo lento e consapevole. Un viaggio nel cuore segreto della Romagna, alla scoperta di un’Italia meno nota ma non per questo meno affascinante.