Dodici esercizi coinvolti come dodici sono le opere di Puccini.
Nel mese di giugno, gli studenti di terza e quarta del Liceo Artistico Passaglia di Lucca, assistiti da alcuni insegnanti, realizzeranno un’opera pubblica su sei saracinesche del centro storico di Lucca, situate tra via S. Paolino, piazza della Cittadella e via di Poggio, partecipando ad un vero simposio di pittura, il cui tema sono le donne nelle opere di Puccini, dal titolo “Le donne di Puccini, sentinelle di Lucca”.
In occasione dell’inaugurazione, fissata per il 4 luglio ore 21, si svolgerà anche un concerto.
Il progetto fa parte dell’iniziativa intitolata Puccini On, dell’Associazione Club La Bohème di Lucca che si propone d’incontrare dodici eccellenze lucchesi, come dodici sono le opere pucciniane. Quest’iniziativa nasce da un’idea di Silvana Froli, cantante lirica lucchese di fama internazionale e Presidente dell’Associazione, così come questo nuovo progetto. Insieme a Tiziana Criscuoli, responsabile relazioni esterne del Club La Bohème, sarà portato a breve a conoscenza in tutto il territorio lucchese e nazionale. La musica di Puccini lega Lucca alla tradizione dell’Opera, e la Froli ha saputo intrecciarla all’operosità dei commercianti del centro storico della città (coinvolti con le loro serrande) e a importanti aziende del territorio lucchese, che partecipano in qualità di sponsor.
Oltre alle opere di sei studenti, le serrande saranno ammantate dal colore e dalle immagini di sei noti artisti della street art, tra i quali: “Am’l rum da me”, Maria “Rosmunda” Bressan, Rick Rojnic, Giada “Gammaphi” Fedeli, Giulia “oblo’” Bernini e Marco Fine (Marco Galli), direttore artistico del progetto e coordinatore degli studenti, degli insegnanti e dei colleghi che fanno street art. Sua inoltre la scelta dello stile per realizzare le opere.
L’immagine da progettare a scuola, nei minimi dettagli, dovrà rappresentare chiaramente il personaggio dell’opera pucciniana utilizzando simboli appropriati (come ad esempio le farfalle per la Butterfly). Il linguaggio stilistico da adottare, lontano dal realismo, è quello delle campiture piatte, “superflat”, evitando sfumature o mescolanze di colori, comprendendo anche una determinata paletta di colori. La materia finale da utilizzare sulle serrande in metallo è lo smalto all’acqua steso a pennello della Sikkens, del colorificio Bevilacqua che ha contribuito al progetto applicando un prezzo speciale. Tutto il materiale per la realizzazione finale verrà fornito dall’Associazione La Bohème.
Tra le eroine pucciniane ritratte, ci saranno la Tosca, la Manon, Mimì e Musetta (dalla Bohème), Fidelia e Tigrana (dall’Edgar) e Cio-Cio-San e Suzuki (da Butterfly). In totale dodici personaggi femminili che si esaltano a vicenda, rappresentati come immagini sulle saracinesche, al fine di abbellire la parte esterna degli esercizi commerciali coinvolti nel progetto e di avvicinare i giovani studenti alle attività commerciali della città, all’opera di Puccini e alla storia del territorio.
Gli esercizi commerciali che sostengono l’iniziativa, su cui lavoreranno gli studenti, sono: il Bar San Michele, il Forno Chifenti, il Bar Butterfly, l’Ex-cacioteca, l’Ex-Portobello e Lady Melany. Quelli su cui saranno gli artisti di street art a creare, invece sono: il Chiosco cartoleria, la Merceria, il Tabarro, il Gong, il Mercatino e la Ferramenta Barsanti.
Tra le aziende del territorio lucchese che contribuiranno al progetto come sponsor ci sono: Fosber SPA, azienda leader a livello mondiale nella produzione di macchinari per imballaggi di cartone ondulato, l’Oleificio Rocchi, oltre al sostegno prezioso della Fondazione Banca del Monte. Al progetto hanno collaborato, oltre all’Istituto d’arte Passaglia, la BL distribuzione srl per le vernici e la fotografa e video maker Lavinia Andreini per le realizzazioni video.
“Mi sono ispirata al lavoro sulle serrande che è stato fatto nelle vie centrali a Parma, terra di origine del Maestro Giuseppe Verdi – commenta la Froli – e al percorso dedicato alle opere verdiane, su alcune saracinesche con immagini molto stilizzate e semplici. Quindi ho fatto un sondaggio per capire se si potesse fare anche a Lucca, magari realizzando immagini più complesse. Una Lucca, dinamica, giovane e interattiva ma anche consapevole delle sue tradizioni”.
L’associazione Club La Bohème ha subito scelto di coinvolgere i ragazzi del liceo, offrendo loro un’importante occasione per mettersi in gioco, resa più preziosa dal periodo di isolamento sociale appena trascorso.
“Ho pensato che poiché al liceo artistico si apprendono delle professionalità, come la pittura, queste dovessero essere condivise con la città che ospita la scuola. Una commissione, formata da dall’Associazione Club La Bohème, dall’art designer Marco Galli e dagli insegnanti, ha valutato i progetti dei ragazzi per la realizzazione di questo progetto. E sono state scelti sei lavori proposti dagli studenti, gli altri sei saranno realizzati dai sei maestri di Street Art”.
Il primo obbiettivo è stato quello di coinvolgere i giovani, per renderli parte attiva del territorio e farli avvicinare all’opera di Puccini e al Puccini uomo. A partire da dicembre è stato intrapreso il progetto, e sono stati fatti incontri con gli studenti e i professori per entrare nella psicologia delle eroine pucciniane. Si è scelto di trattare argomenti che potessero essere meno tecnici, ma più vicini al nostro territorio.
“Anche in passato mi sarebbe sempre piaciuto che i giovani si fossero occupati di scenografie – prosegue la Froli – perché credo che se fai un istituto d’arte, puoi iniziare a prendere anche un palcoscenico come ambito per mettere in pratica ciò che stai studiando. Pertanto fare l’esperienza di stare vicino a questi maestri di Street Art, in un periodo difficile come quello appena trascorso, che ha fiaccato i loro entusiasmi, sia un modo per dare un po’ di energia positiva e guardare avanti. Questo è un progetto che vuole durare nel tempo, fino all’inverno, fino a che dura la pittura sulla saracinesca. In seguito, potremmo stabilire un accordo in modo che, in base anche alle disponibilità dell’esercente, la saracinesca venga poi mantenuta, restaurata, laddove ci siano dei danni o delle usure. Avvicinandoci infatti agli anni delle Celebrazioni Pucciniane, ci piacerebbe che questa galleria d’arte a cielo aperto, diventasse custode della zona di Lucca che riguarda maggiormente Puccini: dove ci sono la sua casa natale e la chiesa di San Paolino, dove ha suonato. Sono tutti riferimenti al Maestro: abbiamo voluto creare un vero e proprio percorso tematico. Su ogni saracinesca ci sarà il QR code, da cui ci si può ci collegare col proprio telefono per avere la spiegazione, sia del progetto in sé e quindi com’è nata quella saracinesca (con le riprese durante la lavorazione), che dei riferimenti all’opera stessa”.
Il percorso tematico seguirà le date di composizione delle opere di Puccini: ci saranno dei totem illustrativi all’inizio e alla fine di San Paolino. In piazza della cittadella verranno fatti i collegamenti tra le varie saracinesche, attraverso una numerazione, con una legenda del percorso. Attorno a questo evento poi ne verranno creati altri, con la collaborazione dell’Istituto superiore di studi musicali “L. Boccherini” e di altre associazioni. In particolare ci sarà anche un concerto il giorno della inaugurazione. Quindi le aziende, in primis la Fosber che ha sposato fin dall’inizio il progetto, un’azienda forte sul territorio, che si è dimostrata sempre sensibile alle iniziative dell’associazione. Così come l’oleificio Rocchi che ha sempre sostenuto questa e altre proposte dell’Associazione Club la Bohème.
Tra quattro anni si svolgeranno le celebrazioni pucciniane. Il percorso celebrativo si è aperto nel 2020, ma essendo un anno difficile, è iniziato effettivamente nell’anno in corso. La volontà è quella di rappresentare il compositore Giacomo Puccini di queste dodici opere liriche, ma anche il Puccini uomo, cittadino di Lucca.
“Questo appuntamento del 2024 è storico, epocale – commenta l’assessore alla cultura e turismo di Lucca Stefano Ragghianti – deve essere un appuntamento di carattere internazionale. La figura e l’occasione sono di questo livello. Inoltre non si tratta solo di un appuntamento del comune di Lucca, perché i comuni pucciniani nella nostra provincia sono anche altri: Massarosa, Viareggio e Celle. In questa occasione, dovranno essere coinvolti la Regione e il Governo, per lasciare una traccia nel tempo. Di qui al 2024 ci sono tavoli istituzionali particolarmente importanti, accanto ad essi c’è questo progetto, che va proseguito, del Puccini On: è importante questo legame che c’è stato e c’è con le attività produttive, il commercio, l’industria, il design e in generale con la qualità, dell’Italia e della città. Il progetto delle saracinesche ha questo aspetto che mi piace molto di valorizzazione del commercio nel centro storico, di Lucca città del commercio, e di mettere l’accento sul fatto che il centro storico è anche commercio. In futuro non dovrà più essere una città che “o va bene per i residenti o va bene per i turisti”. Si troverà un equilibrio e il turismo sarà meno in grado di modificare in nostri assetti urbanistici e organizzativi. Insieme ai turisti devono poter convivere le scuole, la farmacia, il fornaio, ecc. Del resto Lucca ha mantenuto i residenti stabili dal 2015 ad oggi. La formula è incentivare le iniziative come quelle di Silvana Froli per un turismo diverso, ripartendo dai giovani. Noi abbiamo un ambito turistico che riguarda il territorio fuori dalla città, le colline e molte attività legate al territorio. Negli anni che vanno dal 2008 al 2018 c’è stata una grande crescita turistica che è andata nella somministrazione di alimenti e bevande e nel settore extralberghiero: piccoli b&b, appartamenti, un grande frazionamento e una grande fragilità. Adesso bisogna che cresca la qualità e la macroimpresa. Inoltre la cultura va vista non solo come elemento di crescita turistica, ma come elemento di crescita della qualità della vita dei nostri cittadini e della qualità della vita dei residenti che siano residenti fissi oppure di passaggio. Infine Puccini non deve essere solo un elemento di attrazione turistica. I giovani devono conoscere il territorio, la loro storia, lo spirito di appartenenza”.
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