A Causa delle recenti restrizioni per contenere la diffusione del Coronavirus, siamo impossibilitati a viaggiare e per molti italiani anche muoversi liberamente all’interno della propria regione, ma nonostante ciò, possiamo ancora sognare e progettare il prossimo viaggio, in attesa di vivere qualche nuova avventura. Una meta interessante in questo periodo dell’anno, fino alla primavera, che può regalarci un’atmosfera unica e panorami fiabeschi, è la città polacca di Danzica, in polacco Gdańsk, perla della regione della Pomerania, con una storia plurisecolare alle spalle. Danzica si trova al centro di un grande agglomerato urbano chiamato Trójmiasto, che in polacco sta a significare le Tre città, ovvero, le città di Danzica, Sopot e Gdynia. Decidere di trascorrere un weekend o qualche giorno, in questo luogo è conveniente di sicuro dal punto di vista economico, in quanto anche se la Polonia appartiene all’Unione Europea, ancora oggi conserva la sua moneta nazionale, lo złoty, che ha un valore inferiore rispetto la moneta unica, e i prezzi sono ancora vantaggiosi per noi italiani; inoltre, scoprire questo territorio ricco di storia e di bellezze naturali ci consentirà di estraniarci dalla nostra vita frenetica.
La città è dotata di un proprio aeroporto situato nella periferia nord-ovest, che permette di raggiungere facilmente il centro storico, in autobus. Arrivati alla stazione dei treni e degli autobus si può da subito ammirare lo stile che caratterizza il centro, l’unione di più stili artistici, dal gorico, al neobarocco, al manierismo. Da subito camminando per le vie principali, Ulica Długa e Długi Targ, racchiuse dalle due porte d’ingresso presso il centro storico, la porta d’oro e la porta verde, si piò ammirare la ricchezza storico culturale che permea il Główne Miasto, o città principale.
L’area che si trova fra queste vie è chiamata tratto reale, in quanto era la strada che percorrevano i re in visita a Danzica. L’Ulica Dluga da secoli arteria principale di Danzica farà innamorare il visitatore per l’unicità dei suoi palazzi, di colore pastello e diversificato, che ci ricordano che un tempo erano appartenuti alle ricche e nobili famiglie della città. Qui poco prima della piazza principale, troviamo il municipio cittadino con la sua caratteristica torre, simbolo cittadino, visitabile, che custodisce al suo interno il museo storico della città, dove si possono ammirare le foto scattate in diversi momenti storici, ma quelle che più di tutto catturano l’attenzione sono relative ai bombardamenti che colpirono Danzica durante la seconda guerra mondiale e che la distrussero in gran parte. Purtroppo la torre è visitabile solo in primavera e durante la stagione estiva. Camminando lungo queste vie, si potrà notare un elemento caratteristico della regione, l’ambra, estratta nel golfo di Danzica e nel Baltico meridionale, da sempre rappresenta un commercio fondamentale per la sua economia. Infatti, a rappresentare ciò si possono trovare ovunque negozietti che vendono gioielli o oggetti realizzati con il pregiato materiale. L’Ulica Mariacka, in italiano via s. Maria, è una piccola strada perdonale dove è sopravvissuta l’anima antica della città, caratterizzata da botteghe di ambra e di artigianato artistico, che rispecchiano l’antichità di questi mestieri cittadini, oggigiorno spesso dimenticati dalle nuove generazioni. Qui vi sarà difficile non trovare un souvenir caratteristico da portare a casa. Alle spalle di questa particolare via, troviamo la Basilica di Santa Maria, che è il tempio cristiano in mattoni più grande al mondo.
Danzica, con i suoi palazzi colorati tipici del Nord Europa, incanta e strega il viaggiatore, ci si può perdere passeggiando fra le sue vie, e ad ogni angolo si può trovare qualcosa che sorprenda. Il centro storico è attraversato dal fiume Motlawa, dove possiamo trovare lungo la sua sponda l’antica gru e da qui ammirare le vedute delle isole con i loro antichi granai e il porto cittadini, dalla quale si può prendere un battello turistico che segue il fiume fino ad arrivare a Westerplatte, luogo simbolo dello scoppio della seconda guerra mondiale, dove è stato realizzato un monumento in memoria dell’evento. La città ha tanto da offrire e un consiglio è perdersi tra le vie e i palazzi e fare una pausa in una delle tante pasticcerie che si possono trovare, e ricordatevi che i dolci polacchi contengono più zucchero, ma sono molto squisiti. Se siete interessati ad assaggiare un tipico piatto polacco, che è un caposaldo della cucina polacca, dovrete ordinare dei pierogi, grossi ravioli ripieni di carne, cavolo, funghi, ricotta e talvolta ripieni di frutta.
Da Danzica ci si può spostare comodamente dalla stazione dei treni per raggiungere due mete a dir poco uniche Malbork e Sopot. Se intendete recarvi a Malbork raggiungibile col treno in un’oretta massimo, potrete ammirare il più grande castello dell’ordine teutonico realizzato interamente in mattoni. Il castello, che in realtà è un complesso di tre castelli sorti in fasi successive e cinti da un impressionante insieme di torri e mura, è stato nominato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO ed è visitabile. Il complesso museale fornisce al visitatore un’audioguida in diverse lingue, tra cui l’italiano, che spiega la storia e l’unicità di questo immenso castello.
Se invece decidete di recarvi a Sopot, raggiungibile sempre in un’oretta di treno, ammirerete un centro cittadino, frequentato sin dal XIX-XX sec. per i benefici delle sue acque termali, affacciato direttamente sul mar Baltico. Sopot, località balneare più nota della Polonia, offre tutte le attrattive di qualsiasi centro marittimo, ma il suo fiore all’occhiello è il molo, che si inoltra nel Baltico per più di mezzo chilometro e che regala un’atmosfera da film, volgendo lo sguardo verso l’entroterra, che ci permette di ammirare l’estensione del pontile, circondato lungo la riva dalle stazioni termali che caratterizzano la città. A Nord del molo, ad esempio, si può ammirare l’Hotel Grand, un’elegante costruzione neobarocca, che ospitò Adolf Hitler.
Danzica e la Pomerania hanno tanto da offrire, e sono state segnate dalle vicende umane che hanno modificato indelebilmente il suo aspetto. Da sempre terra di confine e di incontro tra diversi popoli, tra Germania e Polonia, modificherà totalmente la visione di coloro che la vedono semplicemente come una terra fredda e inospitale, e al ritorno in aeroporto prima del decollo dell’aereo, vi verrà da dire, Dziękuję, pronunciato Genkùieu, che significa grazie in polacco.