Viaggiare è spesso un’esperienza che ci apre gli occhi a nuove prospettive, luoghi pittoreschi e cultura locale. Quando l’arte si unisce al viaggio, la scoperta si trasforma in un’esperienza straordinaria. Nel suggestivo comune bresciano di Pertica Alta, si cela un gioiello artistico unico nel suo genere: le Case Dipinte di Belprato, un progetto nato da un’idea creativa di Marino Gabusi. Questo pittoresco villaggio, impreziosito da affreschi su ogni facciata delle case, accoglie i viaggiatori in un incantevole abbraccio artistico.
Marino Gabusi
Marino Gabusi è un artista visionario e appassionato, la cui ispirazione ha radici profonde nella storia e nella cultura della sua terra natia. Le sue opere hanno dato vita a una rivoluzione artistica nell’antico borgo di Belprato, volta a limitarne lo spopolamente e trasformandolo in una meta turistica unica nel suo genere. Gabusi, nato e cresciuto nella regione bresciana, si è dedicato a dare nuova vita al patrimonio culturale delle zone rurali, utilizzando l’arte come mezzo per preservare le tradizioni e arricchire l’esperienza dei viaggiatori.
Il progetto di Belprato
Il progetto delle Case Dipinte di Belprato ha preso forma nel 2010, quando Marino Gabusi ebbe l’idea di trasformare il piccolo villaggio di Belprato in una galleria d’arte all’aperto. Il suo obiettivo era di rivitalizzare il villaggio, abbandonato e dimenticato nel corso degli anni, utilizzando l’arte come strumento di rinascita.
Il concetto era semplice ma affascinante: dipingere le facciate di tutte le case del villaggio con colori vivaci e affreschi originali che rappresentassero la storia, la cultura e la natura circostante. Questo progetto coinvolse l’intera comunità locale, creando un senso di appartenenza e orgoglio nei confronti del proprio patrimonio.
Viaggio artistico a Belprato
Chiunque abbia il privilegio di visitare Belprato è accolto in un mondo incantato di colori e creatività. Le case dai tetti di tegole rosse emergono come tele giganti, catturando l’immaginazione dei visitatori. Gli affreschi, curati nei minimi dettagli, raccontano storie di antichi mestieri, leggende locali, feste tradizionali e paesaggi mozzafiato.
Camminando per le stradine acciottolate, ci si ritrova a viaggiare nel tempo, immergendosi nell’atmosfera intima del borgo. Ogni angolo rivela nuove sorprese artistiche, incorniciate dalle splendide montagne della Val Sabbia che fungono da sfondo scenografico.
Le Case Dipinte di Belprato hanno contribuito a un rinnovato interesse turistico per il villaggio, portando visitatori da tutto il mondo a scoprire questa gemma nascosta della provincia di Brescia. L’attività economica della comunità locale è stata stimolata grazie a un aumento del turismo sostenibile. Le tradizioni e l’artigianato locali sono stati rivalutati, offrendo opportunità di lavoro per gli artigiani e gli operatori turistici locali.
Le Case Dipinte di Belprato sono un perfetto esempio di come l’arte possa trasformare un luogo in una destinazione culturale unica e coinvolgente. L’idea innovativa di Marino Gabusi ha portato nuova vita a un borgo rurale, trasformandolo in una tela vivente per gli occhi di chiunque si avventuri in questo viaggio artistico. Con ogni pennellata, Gabusi e la comunità di Belprato hanno scritto una storia di creatività, resilienza e rinascita.
Visitare Belprato significa immergersi in un mondo di colori e scoprire come l’arte possa lasciare un segno indelebile non solo sui muri delle case, ma anche nei cuori di chi viaggia attraverso queste affascinanti strade dipinte.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.
