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#8 giorni in Giordania, ovvero come viaggiare e ottenere la disconnessione digitale

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Migliorare la qualità della vita, accrescere il benessere fisico e mentale, aumentare la motivazione, ridurre lo stress…

Questi sono i benefici del viaggio. Per coincidenza o meno, sono anche i benefici della disconnessione digitale. Cosa succede quindi se viaggiamo offline, e i benefici sono raddoppiati? La risposta è sì, e la Giordania è una delle destinazioni al mondo in cui è possibile provarlo.

La Giordania, una delle gemme nascoste dell’Asia, riunisce storia, mistero, cultura cinematografica e molto altro ancora. La parte migliore? Anche se ci sono luoghi dotati di WiFi o avete intenzione di portare con voi una scheda e-Sim, il Paese è dominato da aree prive di copertura che vi permetteranno di viaggiare come prima: essendo presenti, godendovi il viaggio senza altre distrazioni. Civitatis vi propone 7 luoghi emblematici del Paese da visitare. Con questo itinerario e una delle sue guide, è facile disconnettersi durante il viaggio.

Amman: un viaggio nella storia

La capitale della Giordania ha ospitato molte civiltà diverse ed è il luogo perfetto per iniziare e concludere una spedizione giordana. La sua Cittadella, situata in cima alla città, è stata abitata fin dall’età del bronzo medio (XVII secolo a.C.). Oggi è un ricco sito archeologico che unisce la storia greca a quella romana. Sarete accolti dagli imponenti resti del Tempio di Ercole e da uno scorcio del Teatro Romano, icona del periodo imperiale di Amman. Una volta usciti dalla Cittadella, passeggiare per le strade di Amman e perdersi nei suoi mercati è il modo migliore per vivere il ritmo della città di oggi.

Betania: legame con il cristianesimo

La Giordania non è solo deserto, è anche acqua. Il Paese deve il suo nome al fiume Giordano, storicamente noto come il luogo in cui fu battezzato Gesù. Il Giordano è un confine naturale. Da un lato c’è Israele, dall’altro la Giordania. Se volete visitare e connettervi con il vostro lato spirituale, potete farlo visitando una piccola città giordana nel sud del Paese: Betania. Lì si può camminare fino al fiume e toccare l’acqua o addirittura fare una nuotata.

Mar Morto: un’esperienza rigenerante

Completare la visita a Betania con un’escursione al Mar Morto nella stessa giornata è la scelta migliore, data la sua vicinanza. A 434 metri sotto il livello del mare, è il punto più profondo della Terra e in pochi luoghi si possono provare sensazioni come quella di galleggiare nelle sue acque e di spalmarsi con il fango naturale, ricco di minerali, che si genera sulla sua riva.

Petra e Piccola Petra: il tesoro più famoso

L’antica capitale del regno nabateo è una delle 7 meraviglie del mondo. Rimase nascosta fino al XIX secolo, quando un esploratore svizzero vi si imbatté e – giustamente – la riportò in vita. La sua principale attrazione è il Tesoro, un’imponente facciata che appare dietro la gola del Siq. Ma Petra è molto di più. Ha una passeggiata di oltre 15 chilometri lungo la quale si trovano numerosi templi e tombe scavati nella roccia. L’arrivo al Monastero, dopo aver salito i “Mille Passi”, è la ciliegina sulla torta.

Per completare l’esperienza, è d’obbligo una visita alla Piccola Petra, meno conosciuta ma altrettanto speciale. Le tombe scavate nelle sue mura servivano da riparo per i commercianti di passaggio, che proseguivano la loro rotta verso la Siria e l’Egitto. Spoiler: Bianche e beige all’esterno, le pareti interne sono completamente nere. Il motivo? La cottura al fuoco che i loro ospiti vi effettuavano.

Wadi Rum: un viaggio in un’altra galassia

Wadi significa “valle”. E Rum si traduce in “luna”. Probabilmente qualcuno l’ha chiamata così per l’inesistente inquinamento luminoso, che permette di vedere la luna e le stelle in modo incredibilmente dettagliato al calar del sole. La Valle della Luna ha conquistato numerosi registi. Vi sono stati girati titoli come “Dune”, “Lawrence d’Arabia” e “Guerre stellari” ed è una delle tappe principali dell’itinerario.

Le sue tonalità rossastre – che ricordano più Marte che la Luna – sono molto particolari, difficili da trovare in altri deserti, e vi sorprenderanno le sue montagne rocciose, così diverse dalla classica immagine di dune che ci si aspetta di trovare in luoghi come questo. Un giro in 4×4 nel deserto a tutta velocità è indescrivibile.

Gerasa: una città monumentale

La Giordania faceva parte della Decapoli romana, un regno con dieci città che fungevano da capitali. Gerasa, che significa “luogo con molti alberi”, era una di queste e riflette la ricchezza di epoche passate. Infatti, è conosciuta come la Pompei d’Oriente per l’imponenza della sua architettura.

Conserva ancora i resti del Tempio di Artemide, dell’Agorà e di un imponente teatro che potrebbe ricordare quello di Merida. L’Ippodromo di Gerasa, lungo 245 metri, è accessibile, anche se il passare dei secoli ha fatto perdere gran parte della sua tribuna. Anche l’Arco di Adriano e la piazza ovale, che ricorda Piazza San Pietro in Vaticano, sono iconici.

Il Monte Nebo: si affaccia sulla Terra Promessa

Questo luogo è stato testimone degli ultimi giorni di Mosè. È qui che il profeta vide la Terra Promessa, ed è dotato di un’ampia piattaforma panoramica per consentire a qualsiasi viaggiatore di vederla. Da qui si possono vedere il fiume Giordano e Gerusalemme.

Al Nebo si trova una chiesa bizantina risalente al VI secolo. Ospita alcuni impressionanti mosaici, una tecnica decorativa lavorata in modo molto dettagliato in questa parte della Giordania.

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