La pandemia e lo smart working (o telelavoro che dir si voglia), ha portato a delle modifiche sostanziali nel modo di lavorare e nel look dei lavoratori.
Lavorando da casa, gran parte degli impiegati hanno ridotto via via sempre più il tempo dedicato alla cura della propria apparenza.
Trucco sempre più ridotto per le signore, con particolare rinnovata attenzione a quello degli occhi, una cosa che si nota sotto la mascherina quando si esce per fare la spesa. Preferite ciabatte morbide, ai tacchi (ed i piedi ringraziano), cresce esponenzialmente l’uso dei leggins e sciopero del reggiseno.
La moda uomo è sempre stata più semplice: completo grigio, nero o blu, camicia e cravatta da abbinare.
Cosa possono fare i gentleman in smart working, per essere presentabili in video call ma stare comunque comodi? Su entrambe le coste dell’Atlandico hanno tentato di dare una risposta. A voli la sccelta del look che più vi rappresenta (sempre ovviamente ve ne sia uno).
Inizia tutto a giugno con la “Telcollection” del brand fillandese Prisma…
e saltando l’Atlantico con la nuova campagna pubblicitaria “Work from home” del brand canadese Henri Vézina

Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.