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#La Milano Fashion Week diventa Digital

MDFW P/E 2021, #La Milano Fashion Week diventa Digital

Come ormai ampiamente noto, il virus che da mesi attanaglia tutto il mondo non ha risparmiato nemmeno la moda che, tuttavia, non si è lasciata sopraffare del tutto e ha cambiato volto: si è tenuta, dal 14 al 17 luglio, la prima fashion week milanese in formato digitale.

Le collezioni uomo primavera/estate 2021 e le precollezioni uomo e donna primavera/estate 2021 sono state trasmesse dalla Camera Nazionale della Moda Italiana attraverso una piattaforma digitale con un palinsesto ricco di foto, video e backstage dedicati a ogni brand con, in aggiunta, webinars di approfondimento (su accredito), lectio magistralis con figure di spicco del fashion system e momenti di intrattenimento/live performance da parte dei creativi. Oltre alla CNMI, si sono occupati della trasmissione degli eventi della prima Milano Digital Fashion Week anche i canali social delle singole maison, molti influencer e la stampa digitale.

I brand coinvolti sono stati ben 41 con, tra questi, 12 volti nuovi che rappresentano senza dubbio non solo l’eccellenza sempre crescente del settore ma anche la voglia di non arrendersi, di combattere e affrontare al meglio anche ciò che non ci si aspetta e/o non si può controllare. Ogni casa di moda coinvolta si è concentrata su temi che molto si confanno al loro “carattere”, come ad esempio: Alberta Ferretti sinuosità e colori in connubio perfetto tra il freddo del blu e lo shocking del rosa; DSQUARED2 praticità quotidiana ma dai dettagli sempre curati; Gucci estro e innovazione anche nell’adattamento digitale con la celebrazione dello staff che diventa ideatore e indossatore di fantasie dal sapore antico e a tratti maschile con un quasi sovraccarico di accessori. Menzione a parte meritano, invece, Dolce&Gabbana ed Etro: i due giganti del Luxury Fashion hanno deciso di fare una sfilata live con un pubblico ristretto, costituendo, forse, l’unico stralcio di “normalità” di questa particolare ma non meno affascinante FW.

A scegliere l’originalità in questa “nuova moda” intesa proprio come nuova visione del settore, c’è anche la maison Valentino che ha non solo deciso di non partecipare alla MDFW ma ha organizzato un evento a cui hanno partecipato dal vivo 25 persone ma che anche il mondo ha potuto vedere live in digitale. Nello studio 10 di Cinecittà a Roma, il 21 luglio, 15 abiti sono stati protagonisti di uno spettacolo incentrato, come affermato dallo stesso stilista Pierpaolo Piccioli, sulla magia della creazione e l’immaterialità del sogno. Abiti alti tra i 4 e i 5 metri e interamente di colore bianco con qualche riflesso in argento, hanno simboleggiato la purezza di un nuovo inizio, della rinascita.

Inoltre, queste caratteristiche si sono perfettamente legate all’utilizzo di proiezioni digitali sugli abiti stessi, riguardanti i quattro elementi naturali ma anche particolari e moderni effetti digitali (ad esempio frequenze disturbate o effetti sintetici) regalando allo spettatore quasi la stessa sensazione di grande attenzione, sorpresa ed emozione che si possono provare quando si guarda un bel film o si fa un sogno dal quale non ci si vorrebbe svegliare.

Le fatiche e i sacrifici di tutto lo staff che ha lavorato da remoto, con l’atelier chiuso, in maniera celere ma comunque sempre maniacalmente attenta ai dettagli, sono state ben ripagate dalla soddisfazione e dal successo dell’evento che è riuscito a far danzare in maniera armoniosa il tangibile del tessuto e l’intangibile delle proiezioni digitali, il sogno e la realtà su note moderne ma dal sapore classico e intramontabile, tipico del marchio poiché, seppur i tempi e le circostanze possano portare grandi cambiamenti, la raffinatezza e il genio di Valentino non cambiano mai.

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