Tra pochi giorni, Verona si prepara ad accogliere migliaia di operatori e appassionati del vino per l’edizione 2024 del Vinitaly, la fiera internazionale del vino più importante al mondo. Dal 14 al 17 aprile, i padiglioni di Veronafiere ospiteranno oltre 4.000 espositori provenienti da 35 Paesi, pronti a presentare le eccellenze vitivinicole italiane e internazionali.
Un’edizione ricca di novità
Quest’anno il Vinitaly si presenta con un’edizione ricca di novità, a partire dall’area “Vinitaly Off”, che si snoderà tra il centro storico di Verona e la Valpolicella, offrendo un calendario di eventi e degustazioni imperdibili. Tra i focus principali della fiera ci saranno i vini biologici e naturali, con un’area dedicata che ospiterà oltre 300 produttori, e i vini rosati, protagonisti di un ricco programma di degustazioni e seminari.
Un’occasione per scoprire i migliori vini del mondo
Il Vinitaly è un’occasione unica per scoprire i migliori vini del mondo e incontrare i produttori più rinomati. La fiera offre un’ampia gamma di degustazioni guidate e tematiche, oltre a laboratori e seminari per approfondire la conoscenza del vino e del suo mondo.
Un evento per operatori e appassionati
Il Vinitaly è un evento rivolto sia agli operatori del settore, che potranno allacciare nuovi contatti commerciali e scoprire le ultime tendenze del mercato, sia agli appassionati, che potranno degustare i migliori vini del mondo e partecipare a eventi esclusivi.
Il Vinitaly 2024 si preannuncia come un’edizione ricca di eventi, degustazioni e novità, un’occasione imperdibile per gli amanti del vino e per tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza del mondo vitivinicolo.
Per maggiori informazioni sul Vinitaly e per acquistare i biglietti d’ingresso, è possibile consultare il sito ufficiale della fiera: https://www.vinitaly.com/.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.