Heavenly Sipper è il nome del drink creato da mondo su richiesta della piattaforma che consiglia locali britannici Dusk e del locale londinese Otherworld Hackney, quando gli è stato chiesto di realizzare “Il miglior cocktail del mondo”.
Secondo quanto riportato da Gambero Rosso, il drink è disponibile in due versioni: alcolica e analcolica. La versione alcolica è composta da gin, succo di lime, liquore ai fiori di sambuco St-Germain, assenzio, Cointreau, due gocce di bitter all’arancia, sciroppo di miele, un tocco di spumante alla fine e buccia d’arancia come decorazione.
Ricetta del cocktail Heavenly Sipper
Ingredienti del Heavenly Sipper
- Gin da 25 ml
- 5 ml di succo di lime fresco
- Liquore ai fiori di sambuco St-Germain da 10 ml
- 5 ml di assenzio
- Cointreau da 25 ml
- Due gocce di bitter all’arancia
- 10 ml di sciroppo di miele
- Vino frizzante
- Twist d’arancia per guarnire
Preparazione del Heavenly Sipper
In uno shaker pieno di ghiaccio, aggiungere il gin, il succo di lime, il liquore ai fiori di sambuco, l’assenzio, il Cointreau, il bitter all’arancia e lo sciroppo di miele.
Agitare vigorosamente per 10-15 secondi. Filtrare il composto in un bicchiere colmo di ghiaccio e rabboccare con lo spumante.
Guarnire con una scorza d’arancia e servire.
Mentre nella versione mocktail, una versione analcolica, si sostituisce lo spumante con l’acqua frizzante.
Tuttavia, non è l’unico esempio di utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore delle bevande. In Corea del Sud, ad esempio, nei minimarket di proprietà del Gs Group è disponibile AskUp Lemon Sparkling Highball, una bevanda alcolica pronta da bere a base di whisky, per cui l’IA AskUp ha contribuito alla fase di sviluppo.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.