Il 7 luglio si celebra “Giornata mondiale del cioccolato”, istituita per celebrare l’anniversario dell’invenzione della prima tavoletta di cioccolato nel 1847. Anche se, come vedremo, l’introduzione in Europa è avvenuta secoli prima.

Storia del cioccolato: le origini in Mesoamerica e la diffusione in Europa

Il cioccolato, con il suo gusto irresistibile e la sua capacità di donare piacere istantaneo, ha una lunga storia che affonda le radici nell’antica Mesoamerica. Le prime tracce di consumo di cacao da parte delle popolazioni precolombiane risalgono a circa 1900 a.C. Le civiltà come gli Olmechi, i Maya e gli Aztechi consideravano il cacao un dono divino e lo utilizzavano in cerimonie religiose e celebrazioni speciali.

Per queste antiche civiltà, il cacao aveva un valore che andava ben oltre quello culinario. Il cacao era associato alla fertilità, alla ricchezza e al potere. Era talmente prezioso che veniva utilizzato come moneta di scambio e come offerta agli dei. I semi di cacao venivano tostati, macinati e mescolati con acqua calda per ottenere una bevanda amara chiamata “xocoatl” o “chocolatl”. Questa bevanda era riservata alle élite e veniva consumata fredda o calda, spesso arricchita con spezie come pepe, vaniglia e peperoncino.

Il cacao e la sua preziosa bevanda attrassero l’attenzione degli esploratori spagnoli, che durante il XVI secolo iniziarono a esplorare il Nuovo Mondo. Tra gli esploratori che ebbero il primo contatto con il cioccolato c’era anche Hernán Cortés, il conquistatore spagnolo che guidò la spedizione in Messico nel 1519. Cortés fu testimone del consumo di cioccolato alla corte di Montezuma II, l’imperatore azteco, dove veniva servito in tazze d’oro decorate.

La descrizione di Cortés del cioccolato destò grande curiosità in Europa, ma inizialmente il cioccolato non riscosse un grande successo. Il gusto amaro e speziato del cioccolato era molto diverso dai dolci europei dell’epoca, e molte persone trovavano difficile apprezzarne il sapore. Inoltre, la bevanda veniva consumata senza zucchero, che all’epoca non era ancora conosciuto in Europa.

Tuttavia, nel corso del tempo, il cioccolato iniziò a guadagnare popolarità. Gli spagnoli iniziarono a zuccherare il cioccolato e ad aggiungere ingredienti come la cannella e la vaniglia per renderlo più piacevole al palato europeo. Nel corso del XVII secolo, le cioccolaterie iniziarono ad aprire in Europa, e la bevanda al cioccolato divenne un simbolo di lusso e raffinatezza.

La diffusione del cioccolato in Europa si intensificò nel XVIII secolo, quando furono introdotte nuove tecniche per la produzione di cioccolato solido. Vennero inventate le prime macchine per macinare i semi di cacao e per ottenere una polvere fina, che veniva successivamente mescolata con zucchero e burro di cacao. Questo processo di raffinamento rese il cioccolato più accessibile e consentì la produzione di forme solide di cioccolato.

Durante il XIX secolo, la produzione di cioccolato conobbe un ulteriore sviluppo grazie all’invenzione della pressa idraulica, che permise di separare il burro di cacao dai semi di cacao macinati. Ciò consentì di produrre cioccolato solido più liscio e vellutato, aprendo la strada alla produzione di cioccolatini e tavolette di cioccolato.

Oggi, il cioccolato è uno dei dolci più amati e consumati al mondo. La sua storia affascinante, che ha attraversato continenti e culture, ha contribuito a trasformarlo da una bevanda preziosa e simbolica a un piacere accessibile a tutti. Il cioccolato ha anche sperimentato diverse varianti, come il cioccolato al latte e il cioccolato bianco, che hanno ampliato ulteriormente la sua gamma di gusti e consistenze.

Nonostante l’evoluzione e la modernizzazione del cioccolato, molti conservano ancora un affetto per la bevanda tradizionale al cacao, e il cioccolato rimane un simbolo di piacere e dolcezza nella nostra cultura contemporanea. La storia del cioccolato ci ricorda che dietro ogni delizia che gustiamo oggi ci sono radici antiche e una storia affascinante che si intreccia con l’evoluzione della civiltà umana.

Proprietà nutritive e benefiche del cioccolato

Oltre al suo delizioso sapore, il cioccolato offre anche diverse proprietà nutritive e benefiche per il nostro corpo. Il cioccolato fondente, in particolare, contiene una buona quantità di minerali come il ferro, il magnesio e il rame. Questi minerali sono essenziali per diverse funzioni fisiologiche, tra cui la formazione dei globuli rossi e la regolazione del sistema nervoso.

Inoltre, il cioccolato fondente è ricco di antiossidanti, come i flavonoidi, che aiutano a combattere lo stress ossidativo e a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Gli antiossidanti possono contribuire alla prevenzione di malattie cardiovascolari e di alcune patologie legate all’invecchiamento.

Studi scientifici hanno suggerito che il consumo moderato di cioccolato fondente può avere effetti benefici sul sistema cardiovascolare. Alcuni componenti del cioccolato, come i flavonoidi e gli acidi grassi monoinsaturi, possono contribuire a ridurre il colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”) e a migliorare la salute delle arterie, riducendo così il rischio di malattie cardiache.

Il cioccolato può anche influire positivamente sull’umore grazie alla presenza di alcuni composti come la feniletilamina, la teobromina e la serotonina. Questi composti possono stimolare la produzione di endorfine, sostanze chimiche che inducono una sensazione di benessere e felicità. Non è un caso che il cioccolato spesso venga associato al comfort food e alla sensazione di comfort e piacere.

Un recente studio condotto dalla Seoul National University e pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry ha evidenziato che il consumo di cioccolato fondente all’85% può migliorare l’umore. Secondo la ricerca, le persone che consumano circa 30 grammi di cioccolato fondente all’85% durante il giorno presentano un umore migliore rispetto a coloro che non mangiano cioccolato o che optano per una versione con meno cacao.

I ricercatori hanno ipotizzato che i miglioramenti dell’umore potrebbero essere correlati a cambiamenti microbici nell’intestino causati dal consumo di cioccolato. La ricerca ha rivelato che il cioccolato extra fondente all’85% ha ridotto in modo significativo gli stati d’animo negativi, mentre lo stesso effetto non si è verificato con il cioccolato fondente al 70%. Analizzando campioni fecali, è stato osservato che la diversità dei batteri nell’intestino era significativamente maggiore nel gruppo che consumava cioccolato extra fondente, rispetto al gruppo di controllo che non consumava cioccolato. In particolare, è stato notato un aumento dei livelli di Blautia, un tipo di batterio intestinale associato in modo significativo a cambiamenti positivi nell’umore.

Gli studiosi hanno concluso che i risultati suggeriscono che l’effetto positivo sull’umore derivante dal consumo di cioccolato fondente all’85% potrebbe essere mediato dai cambiamenti nella diversità e nell’abbondanza dei batteri intestinali. Queste scoperte offrono un ulteriore insight sui possibili meccanismi dietro i benefici del cioccolato fondente per il benessere psicologico e mettono in luce il ruolo importante che il microbiota intestinale potrebbe svolgere nell’interazione tra alimentazione e stato d’animo.

Che dire, un motivo in più per consumare (sempre con moderazione) questo delizioso e antico prodotto.