Tra rooftop “classici” e nuove aperture, si riapre la stagione delle viste volu d’uccello sugli scorci più belli della città di Milano, dove bere un buon drink in convivialità, buona compagnia e, da non sottovalutare, passare una serata al fresco.
Le classiche
In questa categoria inseriamo le terrazze amate e frequentate tutto l’anno dai milanesi e dagli ospiti della città.
Terrazza Aperol e Duomo 21 (M. Duomo)
Le due terrazze “concorrenti” sullo stesso lato di Piazza del Duomo, per gustarsi a tutte le ore un drink e stuzzicare qualche cosa con vista sulla Madonnina. Equivalenti da un punto di vista dei prezzi sul lato drink (cocktail da 19€) si differenziano principalmente sul lato food, Terrazza Aperol più incentrata sulle tapas italiane all’orario dell’aperitivo, Duomo 21 con un menù bistrot e piattino stuzzichini all’aperitivo.
Terrazza The Dome (M. Duomo)
Aggiuntosi qualche anno fa in cima all’ODSweet Hotel, il The Dome Rooftop guarda il Duomo in faccia con lo sguardo che spazia per tutta Via Dante fino al Castello Sforzesco e Parco Sempione. Un ambiente bucolico e rilassante serve i clienti con una formula di all-day-dining, caffetteria e aperitivo. Insomma, ottimo per ogni momento della giornata.
Terrazza A’ Riccione (M. San Babila)
Scalato il The Brian&Barry Building ci si ritrova nell’intimo loung bar de A’ Riccione Terrazza 12, un indirizzo sempre gettonato per aperitivo o l’after dinner. La cucina è curata dallo chef Marco Fossati con una proposta di piatti di pesce e crudi mare.
Ceresio 7 e Viu Terrace (M. Monumentale)
La terrazza di Ceresio 7 è la terrazza mondana che strizza l’occhio alla trendy e sofisticata NY, in cima allo storico palazzo che fu dell’Enel oggi rimodernato da Dsquared2 per gustarsi un prezioso cocktail (18-21€) dell’american bar a bordo delle due piscine o pasteggiare con le creazioni dello chef Elio Sironi. Ci spostiamo di pochi metri in direzione Sarpi. per una vista che si apre a 360° su Monumentale, skyline di Porta Nuova e oltre della Viu Terrace, rooftop dell’hotel VIU aperto al pubblico in orario aperitivo per un fresco drink sotto le stelle a bordo piscina.
Le stagionali
Qui le terrazze che ci fanno sognare durante la stagione primaverile e estiva.
Cler (M. Uruguay)
Clèr è una terrazza molto appartata, in zona Certosa di Garegnano (Cimitero Maggiore), dallo stile industrial che sorge sullo spazio di un parchegggio (di cui si intravedono ancora le strisce). Un posto molto “nord-europeo” nel suo concetto di fulcro aggregativo genuino, dove condividere una hummus o una tartare (6-8€), gustarsi un bao o un taco (12-14€) da accompagnare con una aperitivo (10€) o un calice di vino naturale.
The Organics SkyGarden @Cielo (M. Centrale)
Situata a 40 metri di altezza sul 13° piano dell’Hyatt Centric Milan Centrale, The Organics SkyGarden è una terrazza immersa in una giungla urbana, dove degustare cocktail equilibrati accompagnati dagli small plates dello chef Guglielmo Giudice.
Sky Terrace (M. Cairoli)
Nel cuore di Brera, in cima all’hotel Milano Scala di via dell’Orso, la Sky Terrace è una terrazza intima dove sfuggire alla frenesia del centro cittadino per un aperitivo green e glocal (insaporito dagli ingredienti dell’orto urbano in terrazza) o una cena gourmet.
Le new entry dell’estate 2023
Horto (M. San Babila)
Un giardino sospeso sul quadrilatero della moda di Milano è la terrazza esterna del Horto, inaugurato nell’autunno 2022 sul rooftop del nuovo palazzo The Medelan, nomen omen, un ristorante citato nella Guida Michelin con una missione etica e sostenibile: dare spazio nel menu ai soli prodotti che arrivano da produttori nel raggio di un‘ora di distanza da Milano. Niente aperitivi, solo la cucina fine-dining biologica moderna (menù degustazione 155-185€) dello chef Norbert Niederkofler.
Issei Rooftop (M. Crocetta)
Inaugurato a fine marzo marzo, il nuovo Radisson Collection Hotel Santa Sofia in via Santa Sofia all’angolo con Corso Italia, al settimo piano ospita l’Issei, un ristorante e cocktail bar dedicato alla cucina Nikkei (cucina che sposa i sapori peruviani con le preparazioni di quella giapponese) che offre una una vista spettacolare su tutta la città, dal campanile di Sant’Eustorgio alla Madonnina, dai grattacieli di CityLife a piazza Gae Aulenti.
Terrazza Mediterranea (M. Missori)
Secondo locale di Mediterranea, brand che punta sull’healthy food orientato alla cucina funzionale, con all-day-dining, caffetteria e aperitivo. Da subito è stata apprezzata la quiete e la vista a 360° che si gode dalla terrazza situata al sesto piano del palazzo Vecchia Milano nel quartiere 5 Vie.
Terrazza vertigo cocktails & pool (M. P.ta Genova)
Sul rooftop del design e art hotel nhow di Via Tortona 35, quest’estate è approdata una coioratissima area cocktails&pool di ben 750 metri quadrati dove la fa da padrona l’Infinity Pool il principale dei tre specchi d’acqua che animano la terrazza.
Che dire, la lista è ancora lunga dall’eleganza della Terrazza Triennale all’interno del polmone verde di Milano, alla neonata spartanissima Terrazza di Base Milano cuore pulsante di Tortona, passando per l’artistica terrazza del Ristorante Torre al sesto piano della Fondazione Prada, la vista glamour su Stazione Centrale della Terrazza Gallia dove deliziarsi con la cucina degli chef Vincenzo e Antonio Lebano, o le ormai storiche Radio Rooftop all’ultimo piano dell’hotel Me Milan il Duca in Repubblica e The Roof dell’hotel Dei Cavalieri affacciata sul liberty di Piazza Missori.
visto che l’offerta milanese di terrazze e rooftop dove godersi un rinferescante aperitivo si arricchisce ogni estate sempre di più. Ce n’è per tutti i gusti, difficile oramai scegliere!
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.