In tutta Italia si stanno via via riaccendendo i termosifoni: si tratta di un periodo dell’anno assolutamente cruciale e la lente di ingrandimento è puntata proprio sull’andamento dei consumi per il prossimo inverno. Considerando che il consumo invernale del gas rappresenta il 75% circa del consumo annuo1, una famiglia media2 in Italia potrebbe infatti spendere circa 250€ al mese per i riscaldamenti, per un totale di oltre 1.200€ considerando i mesi da novembre a marzo.

A fare il punto è Selectra. Selectra sottolinea che il costo del gas sul mercato all’ingrosso italiano (PSV) a ottobre 2023 è aumentato del 20% circa (da 0,40 €/Smc a settembre a 0,46 €/Smc): un prezzo più alto rispetto agli ultimi mesi, ma comunque molto inferiore allo 0,84 €/Smc applicato a ottobre dello scorso anno. Tra l’altro anche il prezzo della luce è salito, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) è passato da 116 €/MWh a settembre a 134 €/MWh ad ottobre 2023 (+15,5%).

Oltre alla congiuntura geopolitica, i recenti aumenti sono dovuti all’oscillazione stagionale dei prezzi del gas, che infatti ha un andamento variabile nel corso delle stagioni e tende a salire quando, con l’inizio della stagione fredda, comincia ad aumentare la richiesta.

Per far fronte a questi aumenti è bene prendere alcune precauzioni, che possono tracciare una linea di demarcazione nel grafico dei consumi domestici. Bisogna inoltre tenere conto della tabella di riferimento normativo che indica la data di accensione/spegnimento e il numero massimo di ore giornaliere in cui è consentito tenere gli impianti in funzione, logicamente differenziate in base alle fasce climatiche delle diverse aree geografiche del Paese. Le linee guida indicano una temperatura massima di 20° per gli ambienti chiusi, con 2° di tolleranza per abitazioni, scuole e uffici. Per quanto riguarda gli immobili adibiti ad attività artigianali e industriali, la temperatura da rispettare è di 18°, anche qui con una tolleranza in eccesso di 2°.

È infine fondamentale adottare una serie di accorgimenti, non solo per pesare meno sulla bolletta a fine mese ma anche per avere un minore impatto ambientale.

1 – È sempre preferibile mantenere il riscaldamento su una temperatura costante, anche se al minimo, piuttosto che avere cicli di accensione e spegnimento frequenti e ravvicinati. In tal modo si può efficientare il funzionamento dell’impianto.

2  – È bene prestare attenzione a eliminare l’aria all’interno dei termosifoni, che vanno sempre spurgati a inizio stagione per garantire un irradiamento omogeneo della superficie termica.

3 – È necessario evitare di coprire i termosifoni con bucato, tende o altro, per non compromettere il corretto riscaldamento degli ambienti domestici.

4 – È utile affidarsi a impianti di domotica per poter gestire in maniera responsabile e sostenibile il riscaldamento della propria abitazione. Il tutto senza rinunciare al comfort: i termostati smart permettono infatti di risparmiare, ad esempio con il controllo da remoto e impostando gli orari, utilizzando davvero l’energia solo quando è necessario.

5 – È conveniente utilizzare pannelli per riflettere il calore e rotoli di isolante termico per contenere le dispersioni, in modo da ridurre gli sprechi energetici.

6 – Infine, indossare vestiti caldi è il più immediato e facile accorgimento per non soffrire il freddo e le maxi-bollette.