Quando si incontra una persona, ci vogliono solo pochi secondi per farsene un’opinione.

Per questo motivo, Lenstore ha deciso di intervistare 1.000 italiani per capire quanto importanti siano le prime impressioni e quanto l’aspetto fisico influisca sull’idea che ci facciamo del carattere delle persone che incontriamo per la prima volta.

L’aspetto e l’igiene saltano subito all’occhio quando si incontra qualcuno per la prima volta

Lenstore ha chiesto ai partecipanti quali siano le caratteristiche più importanti notate in diversi contesti, tra cui quello lavorativo, quello sociale e quello romantico.

Al lavoro In un contesto sociale Durante un appuntamento
Igiene/profumo (40%) Igiene/profumo (40%) Igiene/profumo (42%)
Titolo di lavoro (36%) Interessi e hobby (31%) Aspetto (39%)
Aspetto (30%) Aspetto (27%) Età (32%)

Prime impressioni: il confronto tra i due sessi

La prima impressione di quasi la metà delle donne (46%) è basata sull’igiene della persona incontrata, mentre per gli uomini questa percentuale scende al 35%. D’altra parte, però, gli uomini sono più inclini a basarsi sulla presenza di tatuaggi (16% rispetto al 9% delle donne), piercing (11%) e sull’aspetto (31%).

Al lavoro gli uomini tendono a giudicare le persone che incontrano in base al ruolo svolto più delle donne (36% degli intervistati maschi), che invece guardano più all’igiene: il 46% di loro considera infatti questo fattore come il più importante. Nel contesto lavorativo, inoltre, gli uomini si basano sull’aspetto più delle donne (31% contro 28%).

Nei contesti sociali, il fattore più importante per entrambi i sessi è l’igiene (per il 45% degli uomini e il 35% delle donne), mentre gli hobby e gli interessi personali sono più importanti per le donne (33%) che per gli uomini (29%).

Quando si tratta invece di incontrare per la prima volta un potenziale partner, le donne guardano più all’igiene personale che all’aspetto fisico (48% contro 38%), mentre per gli uomini avviene l’esatto contrario (36% contro 39%).

Le donne sono inoltre più inclini degli uomini a giudicare qualcuno in base al loro stile e agli abiti che indossa (33% contro 25%), mentre gli uomini danno più importanza a caratteristiche come il colore degli occhi (18%), quello dei capelli (14%) e al peso (16%).

I profili dei social media, l’auto o il veicolo guidato, il lavoro e la situazione finanziaria vengono invece indicati sia dagli uomini che dalle donne come fattori poco importanti quando incontrano un potenziale partner per la prima volta.

Il contatto visivo e una postura composta sono i fattori che più suggeriscono intelligenza, fiducia e sicurezza di sé

Cosa possono dirci le prime impressioni del carattere di una persona? Quali caratteristiche fisiche indicano un tratto della personalità piuttosto che un altro? Ecco che cosa ha rivelato l’indagine svolta da Lenstore.

Intelligenza

Ecco le tre caratteristiche principali per cui una persona viene percepita come intelligente:

  1. contatto visivo (23%);
  2. postura composta (23%);
  3. indossa gli occhiali (20%).

La ricerca del contatto visivo e una postura composta sono gli elementi principali che danno l’impressione di essere davanti a una persona intelligente, ma è soprattutto interessante notare come una persona su cinque (20%) consideri il portare occhiali come segno di intelligenza e lo stesso avviene per l’abbigliamento curato.

Un altro dato interessante è che un’espressione sorridente venga più spesso interpretata come indicatore di intelligenza rispetto all’assenza di sorriso (16% contro 6%).

Trucco pesante, chirurgia plastica e odore sgradevole contribuiscono invece poco al formarsi di questa opinione.

Fiducia

Ecco le tre caratteristiche principali per cui una persona ispira fiducia:

  1. postura composta (27%);
  2. contatto visivo (24%);
  3. aspetto curato (24%).

Il 29% delle donne reputa la ricerca del contatto visivo come un segno di fiducia, mentre la percentuale si abbassa al 19% per gli uomini. Oltre a un look curato e a una postura composta, un’espressione sorridente ispira fiducia al 22% delle persone intervistate.

Diffidenza

Ecco le tre caratteristiche principali per cui una persona suscita diffidenza:

  1. assenza di contatto visivo (22%);
  2. odore sgradevole (21%);
  3. stretta di mano debole (17%).

Più di una persona su quattro interpreta in maniera diffidente l’assenza di contatto visivo. Altre caratteristiche che portano alla stessa interpretazione sono una postura scomposta (15%) e l’assenza di sorriso (14%).

Creatività

Ecco le tre caratteristiche principali per cui una persona viene percepita come creativa:

  1. look casual (24%);
  2. tatuaggi (22%);
  3. sorriso (20%).

È interessante notare come solo il 4,6% delle persone intervistate giudichi la bassa statura come tratto di una personalità creativa e come siano invece gli abiti casual e i piercing a evocare questo tratto.

Sicurezza di sé

Ecco le tre caratteristiche principali per cui una persona viene percepita come sicura di sé:

  1. postura composta (33%);
  2. contatto visivo (32%);
  3. stretta di mano decisa (29%).

Il 25% dei partecipanti percepisce le persone che sorridono spesso come sicure di sé. Una persona su sette interpreta una rasatura curata e l’utilizzo di un profumo o di un dopobarba piacevoli come un segno di una persona sicura di sé, mentre una statura bassa, l’essere sovrappeso e l’evitare il contatto visivo portano a questa conclusione solo nel 3% e nel 4% dei casi (sia sovrappeso sia contatto visivo).

Attrazione: il fattore più importante è un look curato

Ovviamente, i gusti cambiano da persona a persona, ma i risultati rivelano delle chiare preferenze per quanto riguarda le caratteristiche considerate più attraenti quando si parla di prime impressioni.

Più attraenti Meno attraenti
Ricerca il contatto visivo (24%) Evita il contatto visivo (3%)
Look curato (36%) Look casual (19%)
Postura composta (30%) Postura scomposta (7%)
Profumo/dopobarba piacevole (30%) Odore sgradevole (3%)
Sorriso (34%) Assenza di sorriso (4%)

C’è parità invece per quanto riguarda il dilemma barba sì, barba no: entrambe le opzioni vengono reputate attraenti dal 19% dei partecipanti.

I piercing trovano invece la preferenza solo dell’8% degli intervistati, mentre i tatuaggi vengono considerati attraenti dal 14%. Le caratteristiche meno attraenti di tutte sono l’avere un odore sgradevole, l’evitare il contatto visivo e l’essere sovrappeso.

L’altezza viene chiaramente considerata una caratteristica attraente, soprattutto da parte delle donne: il 23% di loro giudica più positivamente un’alta statura, mentre la bassa statura è apprezzata solo nel 4% dei casi.

Inbaal Honigman, mistica ed esperta di linguaggio del corpo, parla così del potere del contatto visivo:

“Le prime impressioni contano in qualsiasi situazione e contesto: in sala riunioni, in camera da letto o in una situazione sociale informale.

I segnali inviati e quelli notati arrivano spesso dagli occhi: quando qualcuno ci guarda dritto negli occhi ci comunica sicurezza e affidabilità, oltre al fatto che probabilmente gli piacciamo!

Se questa persona poi sorride con gli occhi, la percepiamo come onesta e piacevole (è quindi utile allenarsi davanti allo specchio, visto che quasi mai si ha la possibilità di fare una seconda prima impressione).

Il profilo perfetto – non a caso anche quello percepito come più attraente e che dimostra inoltre intelligenza, emotiva e onestà – è quello che combina tutti i fattori: occhi sorridenti, tanto contatto visivo, sguardo rivolto verso il basso quando si parla di temi difficili, ma anche verso l’alto per mantenere la concentrazione e contribuire alla conversazione.