Un ricco cinese appassionato di piccioni si è aggiudicato all’asta per il prezzo record di 1,6 milioni di euro, New Kim, l’uccello belga di razza.
Durante una frenetica ultima mezz’ora d’asta al centro belga Pipa Pigeon, due offerenti cinesi che operavano sotto gli pseudonimi di Super Duper e Hitman hanno aumentato il prezzo di 280.000 euro, subbissando il record precedente detenuto da Armando, venduto l’anno scorso per 350.000 euro.
Super Duper ha avuto la meglio, e iniziano a circolare voci che dietro questo pseudonimo ci sia lo stesso ricco industriale cinese che si era già aggiudicato Armando, consentendogli di allevare due costosi uccelli.
Le mode sono cicliche, e questo non vale solo nel comparto del fashion e design. Questa vendità è la riprova infatti che l’hobby praticato per secoli in Europa occidentale dalla classe operaia ha ora una nuova prospettiva elitaria di vita all’estero. I migliori allevatori che fanno affidamento su generazioni di esperienza familiare possono ora vendere i loro volatili a prezzi inauditi solo un decennio fa, e spesso la Cina è la loro destinazione.
Il figlio dell’allevatore Gaston Van de Wouwer, ritiratosi all’età di 76 anni, erano troppo impegnato per continuare il famoso allevamento del padre. Tutti i 445 uccelli sono stati messi all’asta e la vendita complessiva stava già superando i 6 milioni di euro (7 milioni di dollari). Una seconda parte dell’asta si concluderà lunedì, ma non è presente alcun uccello che possa eguagliare New Kim. Ma, come ci insegna questa vicenda, non è detta l’ultima parola fino a che il martelleto del banditore non ha battuto l’ultima offerta.
I belgi si distinguono da tempo come i migliori allevatori, sia per la loro esperienza di generazioni che per la densità di una rete in cui molti allevatori possono organizzare gare ravvicinate. Tuttavia, non è uno sforzo a breve termine, dal momento che diventare esperti nell’allevamento genetico con il costante mescolamento e accoppiamento degli uccelli richiede anni, se non decenni. Questi uccelli possono vivere fino a 15 anni.
“Tutti sono interessati ai nostri piccioni”, ha detto all’Associated Press Pascal Bodengien, capo della federazione belga dei piccioni. Solo un decennio fa, il prezzo record per un piccione era un decimo del prezzo di New Kim. Come spesso accade, la globalizzazione ha fatto la differenza.
Con l’ascesa della ricchezza imprenditoriale in Cina è arrivato anche un cospicuo consumo e una nuova sede per il gioco d’azzardo. In qualche modo, ed il mercato dei piccioni si adatta. La Cina offre spesso gare one-loft, dove i piccioni vengono rilasciati a molte centinaia di chilometri di distanza per tornare indietro con il loro unico senso dell’orientamento e uno speciale addestramento alla velocità. In alcuni casi, i premi possono raggiungere le decine di milioni di euro.
Per l’allevamento, però, non c’è posto come il Belgio. Qui, poco più di una generazione fa, le notizie radiofoniche nazionali del fine settimana erano seguite da aggiornamenti su piccioni rilasciati in luoghi lontani in Francia o persino in Spagna e sulle condizioni meteorologiche che stavano affrontando.
Dopo la seconda guerra mondiale, il Belgio aveva oltre 250.000 membri nella federazione dei piccioni. Adesso sono 18.000, dice Bodengien.
L’allevamento dei piccioni richiede un’attenzione costante, ogni singolo giorno dell’anno. Cià ha allontanato molte persone da questo hobby, mandando in declino questo sport.
“Per essere il migliore, deve essere il lavoro della tua vita. Per alcuni può sembrare noioso. Giorno dopo giorno. Inverno ed estate, sempre quei piccioni.”
Una volta appassionativisi, però, molti lo praticano per tutta la vita. E la notizia che un piccione può essere venduto per 1,9 milioni di dollari potrebbe spingere nuovi sfidanti a entrare nello sport. Bodengien ha accolto con favore questo sviluppo, ma ha sollecitato pazienza e un controllo della realtà. “Chiunque pensi di entrare nel nostro sport per ricavarne soldi è meglio che ci ripensi e rivolga le sue energie ad un altro sport”, ha detto.

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