Grandi città e metropoli offrono diverse opportunità e comfort, ma anche aspetti negativi, che possono incidere sul benessere di corpo e mente delle persone.
In particolare, l’inquinamento atmosferico e lo smog, causano sempre più spesso risvolti problematici a cui prestare attenzione. MioDottore – piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner – ha coinvolto uno dei suoi esperti, il dottor Christian Raddato, medico di base, che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma, per approfondire le conseguenze che le polveri sottili provocano alla salute e condividere suggerimenti pratici volti a contenere gli effetti nocivi.
Non solo danni ai polmoni: anche cuore, reni, cervello ed emotività sono in pericolo
Secondo lo specialista di MioDottore, le possibili conseguenze che l’inquinamento può arrecare al benessere delle persone sono molteplici, toccando non solo lo stato fisico, ma anche quello mentale e psicologico.
In particolare, a livello dell’organismo, spiega l’esperto: “La maggior parte degli individui sa che l’inquinamento dell’aria causa problemi ai polmoni, poiché le particelle inquinanti che respiriamo agiscono da elemento irritante, andando ad accumularsi nei bronchi e negli alveoli dove, a breve o a lungo termine, possono produrre effetti sulla salute. Tuttavia, questo non è l’unico distretto interessato, anzi, più le particelle sono piccole, più è facile che arrivino in profondità e che dal polmone raggiungano l’apparato cardiocircolatorio, causando reazioni ancora più serie”.
Infatti, gli agenti dannosi rischiano di seguire lo stesso percorso dell’ossigeno e penetrare nella circolazione sanguigna, toccando il sistema cardiovascolare e generando infiammazioni, coagulazione del sangue, restringimento delle arterie e stress per il cuore, più predisposto così a patologie come gli ictus. Non solo, aumentano anche le possibilità di sviluppare demenze, malattie renali e diabete.
Inoltre, benché come concausa, anche il cervello potrebbe risentirne. Le particelle inquinanti, infatti, creano danni vascolari, in quanto, trasportate dal sangue, riescono a raggiungere ogni spazio irrorato dai vasi sanguigni. La lesione delle pareti vascolari predispone agli ictus, a piccole ischemie, e al TIA (Attacco Ischemico Transitorio) e l’accumulo di sostanze tossiche a livello neuronale favorisce cambiamenti neurodegenerativi, compromette la salute delle cellule e determina una maggior probabilità di decadimento cognitivo.
“Ancora una volta, è la possibilità sempre più diffusa (con polveri sottili e nano-particelle) di inalare particelle infinitesimamente piccole il vero fattore di rischio: così come queste entrano nel circolo sanguigno per via della loro dimensione, così penetrano anche la barriera ematoencefalica, una protezione naturale che preserva il cervello”, spiega il dottor Raddato.
Infine, anche la sfera psico-emotiva può subire danni: “Se per l’organismo le micro-particelle sono tossiche, per l’emotività lo è vivere in un ambiente che produce quegli elementi. Le città con pochissimo verde, il traffico, le industrie e l’aria nociva sono strettamente collegati a uno stress psicofisico tale da produrre effetti avversi sulla quotidianità”, commenta l’esperto di MioDottore. Si potrebbe dunque aver meno voglia di uscire per preservare la salute fisica a discapito di quella psicologica, privandosi di una passeggiata all’aria aperta o anche di un giro in bicicletta.
I soggetti più a rischio: bimbi, anziani e donne in gravidanza
A parità di esposizione a smog e particelle inquinanti, non tutti gli individui reagiscono allo stesso modo e sul lungo termine le categorie più fragili (come bambini, anziani e donne in gravidanza) sono quelle più soggette a rischi e o patologie pollution-related. Nello specifico, gli organismi in via di sviluppo come quelli dei bimbi, sono più predisposti a malattie respiratorie come l’asma e ad essere più vulnerabili durante tutto il loro percorso di vita. Anche gli anziani possono incorrere più facilmente di altri in problemi di asma e difficoltà polmonari e cardiocircolatorie, poiché le particelle inquinanti contribuiscono ad aggravare disturbi preesistenti o a favorirne l’insorgenza. Infine, le donne in gravidanza rappresentano una categoria altrettanto delicata in quanto l’inquinamento ambientale interferisce con i processi riproduttivi e influenza lo sviluppo fetale. Le polveri sottili inalate possono correlarsi anche a un aumento del tasso di aborto spontaneo, ritardo di crescita intrauterina, nascita di bambini pretermine e sottopeso.
5 consigli pratici anti-smog
Benché sia estremamente complesso evitare gli effetti dell’inquinamento, secondo l’esperto ci possono essere dei piccoli consigli pratici, facilmente attuabili e utili per il proprio benessere:
- Cercare di ritagliarsi nella settimana delle pause in cui potersi spostare verso zone molto verdi e a bassa concentrazione di inquinamento;
- Areare casa in diversi momenti della giornata, prediligendo quelli a minor densità di smog;
- Cercare di riconoscere i precoci segnali di affaticamento quali tosse, malessere e catarro;
- Non sostare a piedi a ridosso di strade particolarmente trafficate per troppo tempo o guidare nel traffico a finestrini abbassati;
- Non pranzare a ridosso del passaggio delle automobili ed evitare ulteriori esposizioni ad aria malsana (es. fumo di sigaretta).
Per ricevere consigli sul tema benessere e inquinamento, MioDottore mette a disposizione degli utenti la funzionalità di consulenza online, con circa 7.000 esperti disponibili. Nato per far fronte alle esigenze sorte con il primo lockdown, il progetto consente di incontrare via video gli specialisti della piattaforma, sia che si tratti di un primo colloquio o di appuntamenti di consueto monitoraggio del proprio benessere.
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