Ormai si sa, l’Italia è il Paese più “mammone” d’Europa1: il 49,3% dei giovani tra i 25 e i 34 anni vive ancora con i genitori (media europea del 28,5%).
Ma anche nel nostro Paese non mancano certo giovani intraprendenti che si mettono sin da subito alla ricerca della propria indipendenza. E come vivono i rapporti con la famiglia? Lo ha analizzato HousingAnywhere, la piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti più grande al mondo, che ha condotto un sondaggio tra i giovani italiani fuori sede.
Dai dati emerge che l’essere autonomi non significa affatto sacrificare affetti e legami famigliari e, proprio dai giovani più emancipati, emerge un lato nuovo e positivo dell’essere “mammoni”, più sentimentale e con un’accezione sicuramente meno critica di quella che ci conferiscono i cugini Europei.
Il 76% degli intervistati dichiara di essere andato a vivere da solo tra i 20 e i 30 anni (di cui 3 su 5 prima di averne compiuti 25, superando di gran lunga l’immaginario comune dei giovani italiani troppo affezionati alle comodità della vita parentale), mentre solo il 24% è uscito dalle mura di casa dopo i 30 anni.
Ma cosa spinge i giovani a cercare nuove strade, anche lontano dalla propria città natale? Se per il 63% il distacco si è reso necessario in seguito alla scelta di intraprendere studi universitari specifici, per il 35% si è trattato invece di una scelta legata a motivi professionali.
Ma che vivano da soli da poco o da tanto tempo, agli italiani casa manca (quasi) sempre. Il calore familiare, le attenzioni di mamma e papà e la buona cucina sono ciò che il 42% dei fuori sede rimpiange maggiormente, mentre un 30% probabilmente meno sentimentale, sostiene di sentire la mancanza dei genitori ma che, certe volte, sono troppo presenti, portandoli quasi all’esasperazione.
Dettato da impegni, possibilità economiche e orari lavorativi, il 18% torna a casa tutti i weekend, il 34% una volta al mese e il 17% ricompare sull’uscio solo durante le feste comandate. Potendo invece scegliere esclusivamente secondo i propri desideri, ben il 33% dei giovani italiani farebbe un salto a casa almeno una volta a settimana e il 58% ogni 30 giorni.
Quando poi non è possibile vedersi, i fuori sede ricorrono al cellulare. Le chiamate giornaliere sono un’abitudine per addirittura la metà degli intervistati. Il 33% telefona circa una volta a settimana ed il 6% almeno una al mese.
Secondo il sondaggio, il parere dei genitori nella scelta dell’appartamento da affittare è fondamentale per i giovani italiani: il 50% ha seguito il consiglio di mamma e papà, mentre un consistente 29% ha lasciato che se ne occupassero direttamente loro.
Tra i metodi di ricerca dell’appartamento più utilizzati, nel 46% dei casi ci si affida a siti per affitto specializzati, come HousingAnywhere, e solo il 13%, si affida al passaparola, spesso basato sul consiglio di un amico.
E se non fosse possibile tornare a casa per le Feste? Alla sola idea, il 63% ha dichiarato di rischiare di cadere nella disperazione, il 24%, chiederebbe ai genitori di venirlo a trovare, mentre il 12% si fionderebbe a cercare i primi biglietti utili per rientrare subito dopo le feste. E come la prenderebbe mammà? Il 43% sa già che gli sarebbe rinfacciato fino a Pasqua, mentre per il 38% è un’ipotesi che non viene minimamente contemplata dal regolamento famigliare.
No#News Magazine è il periodico dell’ozio, non nell’accezione oblomoviana del temine, ma piuttosto in quella dell’Antica Roma dell’otium, ovvero del tempo (libero) da impiegare in attività di accrescimento personale. L’ozio, quale uso ponderato del tempo.
Una luogo di analisi e dibattito (senza essere troppo pomposi) sulle numerose sfaccettature e forme che la cultura può assumere e della pienezza di emozioni che questa può dare.
Una rivista che osserva e narra il fermento delle “nove arti” e che indaga la società odierna al fine di fornire approfondimenti meditati e di lungo respiro.