L’anno scorso, Lego ha lanciato un set per ricreare la mitica console Atari 2600 rilasciata negli anni ’70, e ora rende omaggio al gioco arcade iconico degli anni ’80. Il set Logo Icons Pac-Man da 2.650 pezzi ricrea il classico cabinato arcade di Pac-Man, completo di fessura per le monete illuminata, joystick e manovella meccanica che ti consente di muovere meccanicamente i personaggi nel labirinto (anche se non effettivamente giocare).
Esistono versioni in mattoncini di Pac-Man, insieme ai fantasmi Blinky e Clyde, che possono ruotare su una base o essere visualizzati sopra il cabinet.
“Una volta completato, puoi illuminare la fessura per le monete, inoltre c’è una piccola vignetta di una mini-figure femminile che gioca a Pac-Man su una sala giochi, nascosta all’interno dell’armadietto”, osserva Lego in un comunicato stampa.
Lego ha dettagliato parte della storia di Pac-Man, osservando che il primo focus test con membri del pubblico si è tenuto 43 anni fa, il 22 maggio 1980. La forma del personaggio di Pac-Man è basata su una pizza con una fetta mancante, e il gioco è stato rilasciato in Giappone il 29 giugno 1980 e nel resto del mondo un po’ più tardi. Pac-Man è diventato il gioco arcade più popolare di tutti i tempi, con 293.822 unità installate in tutto il mondo sette anni dopo la sua prima uscita.
Il colore del personaggio principale è stato ispirato dal “giallo iconico del mattoncino Lego”, secondo il creatore del gioco Toru Iwatani.
“Poiché il giallo di Pac-Man è stato effettivamente ispirato dal giallo del gruppo Lego, ha reso la [collaborazione] ancora più naturale”, ha dichiarato Aadil Tayouga di Bandai Namco.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.