Dopo le continue posticipazioni pandemiche, il musical We Will Rock finalmente approda sul palco del Teatro Nazionale di Milano dove rimmarrà in scena fino al 12 febbraio quando passerà il testimone al taxi di Barbara D’Urso.
Un po’ 1984 e un po’ Footloose, in un futuro distopico in un futuro non troppo lontano, la società è spersonalizzata e omologata dall’eccessivo utilizzo delle tecnologie e dei servizi in streaming che orientano le preferenze della popolazione mondiale, così come i loro gusti musicali (vi suona familiare?). Ai pochi intrepidi etichettati come “anticonformisti” il compito di riportare, sulle note delle più emozionanti canzoni dei Queen, la libera scelta in tema di preferenze musicali.
Una grande storia d’amore per la Musica e per la Libertà, che nelle edizioni precedenti ha infiammato intere platee animate da giovani e meno giovani, e che promette anche questa volta di trascinare il pubblico tra emozioni e risate, nel racconto della Speranza per un futuro migliore, dell’impegno e sacrificio necessari per cambiare un destino che sembra già scritto, del potere salvifico del Rock and Roll, dell’importanza di conoscere
e della reale condivisione e del diritto di poter esprimere sé stessi.
Il ritmo della narrazione ha come motore trainante i più grandi successi dei Queen cantati in lingua originale dal vivo e suonati rigorosamente live da una band di sei musicisti, per oltre due ore e mezza di spettacolo.
«We Will Rock You è uno spettacolo potente, sempre al passo con i tempi, per la storia che porta in scena, per i suoi personaggi, per le dinamiche che li legano e per le canzoni straordinarie, coinvolgenti e intramontabili dei Queen. Poter rimettere mano ai personaggi, esplorare le loro frustrazioni, i loro sogni e la loro voglia di battersi per un futuro migliore è un lavoro semplicemente entusiasmante e anche un grande esercizio di comprensione e critica della Società in cui viviamo».
Michaela Berlini – il regista
«Sono molto contento di essere nuovamente il direttore musicale della nuova edizione di We Will Rock You. Questo musical racconta la storia di un gruppo di ribelli in un futuro distopico dove la musica è stata bandita. La loro lotta per riscoprire la musica e per resistere alle forze del conformismo è un tema quanto mai attuale e sono certo che il pubblico si immergerà nelle vicende e nelle musiche di questo spettacolo coinvolgente».
Riccardo Di Paola
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.