Conosciuto dai più per la sua presenza fissa a programmi Mediaset, primo fra tutti Colorado, Marco Bazzoni (in arte Baz) è un artista eclettico che propone un repertorio di monologhi e personaggi, intervallati da canzoni a tema, su basi di brani noti.
Dopo un periodo lontano dalle scene, Baz ritorna a teatro con uno spettacolo che ripropone cavalli di battaglia quali il lettore multimediale Super Baz e il pettinatissimo cantante, idolo delle folle, Gianni Cyano.
In una serata che passa veloce, impegnati a ridere coinvolti dagli sketch del comico sardo, si verrà coinvolti in riflessioni sull’universo femminile con il perpetuo dilemma dell’abbigliamento adatto e l’ossessione per la chirurgia estetica, contrapposto ai pensieri nascosti (ma nemmeno troppo) del maschio italico…
Numerosi sono gli intervalli musicali, durante i quali lo spettatore verrà introdotto al mondo del ballo latino-americano, agli esordi canori di Piero Pelù e Tiziano Ferro, alla sottile arte del cucchiaino da caffè quale strumento musicale.
Marco si rivela uno showman poliedrico, capace coinvolgere il pubblico (grazie di avermi interpellato, sai stato capace di leggere i miei pensieri più reconditi) con una comicità semplice e di sicura presa sullo spettatore, forse solo un tantino troppo scurrile e monotematica.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.