La responsabilità di tenere testa al Malato di Molière, in questa edizione curata da Andrée Ruth Shammah è affidata a Gioele Dix, il quale si rivela all’altezza dell’arduo compito.
Quasi tre ore di spettacolo che passano come bere un bicchiere d’acqua, mentre sulla scena Argan, il protagonista è alle prese con le fobie ed i dubbi esistenziali, incalzato da Toinette, la serva intelligente e provocatrice.
Lode anche al resto del cast, capace di strappare numerose risate, con intelligente maestria e senza strafare!

Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.