Il Bacio di Ger Thijs, questo è il nuovo spettacolo in scena nel Teatro Delfino, dove recitano i due famosissimi attori Barbara De Rossi e Francesco Branchetti, reduci dal grande successo di Medea, in scena dal 2 al 5 Febbraio.
La sala ti accoglie con un atmosfera strana, quasi surreale, che ti porta immediatamente nella campagna olandese, con più precisione in una foresta, dove si svolgerà tutta la vicenda.
Il destino ha architettato un incontro tra due perfetti sconosciuti, una donna elegante e un uomo trasandato, che apparentemente non hanno nulla in comune se non il sentiero che percorrono, ma è proprio quel sentiero che li avvicinerà passo dopo passo, tra confidenze e gaffe.
Questa non è una storia d’amore tra due adolescenti che cercano l’infinito della loro passione, ma è il racconto di due persone che hanno vissuto una vita normale senza eventi di eccezionale portata e
arrivati a una certa età si domandano il significato del loro percorso.
Qui entra in gioco l’autore con la sua storia di sentimenti e non di amore, con una visione della vita cinica e piena di ironia, in poche battute comiche mostra il riassunto di un’ intera vita a sperare nell’impossibile.
Così si capisce chi è l’artefice del destino, non un entità astratta e lontana ma noi stessi, che se non prendiamo in mano le opportunità che si presentano nulla cambierà.
Questo inizio può arrivare da situazioni più disparate come un evento comico o uno scontro in un bosco con uno sconosciuto.
L’autore mostra come uno sconosciuto può capirci meglio di chi ci sta intorno da una vita, in un solo istante.
Se in tutta la vita avessimo un solo istante di lucidità?
Ma in fondo la vita è proprio questo essere sorpresi da uno sconosciuto girato l’angolo della strada, da quel momento preciso tu senti che qualcosa è cambiato, anche se decidi di non afferrare l’opportunità, quel singolo istante ti ha cambiato.
Tutto questo e molto altro è trapelato dalla recitazione dei due attori protagonisti, a volte comica altre volte molto lenta, come il ritmo della vita in fondo.
Vi consiglio caldamente di cogliere l’occasione di andarlo a vedere e riflettere su ciò che state vivendo.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.