Riso amaro per una comicità che fonda le sue radici sui toni cupi della guerra, della povertà, della disperazione. Situazioni che inizialmente tolgono la dignità alle persone ma che poi ne nobilitano i gesti.
Grande interpretazione di Massimo Dapporto e di Susanna Marcomeni, maestri nell’interpretare i due protagonisti e la loro evoluzione umana durante le due ore di recitazione che scorrono gradevoli e veloci.
Commovente il ricordo storico di momenti in cui le persone pur avendo poco conservavano la grande capacità di condividere e non svendere la propria morale.
Inaspettato il finale in cui trionfa la nobiltà d’animo, che trasforma anche il dichiarato “caga sotto”, in un eroe dei sentimenti.
Lullybel per IAM
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.