Gioia Montefiori ha 47 anni, è insegnante di sostegno in un istituto magistrale e vive con l’anziana madre nella casa di famiglia.
Alessio Benedetti è uno studente di 17 anni, ha 12 profili su Facebook e sogna una società di servizi ad Antibes. Cosimo Comes è un parrucchiere di 54 anni, ha un salone di bellezza chiamato “Armonya” e un cane di piccola taglia che fa sogni premonitori.
Sono i protagonisti di un mèlo di provincia dalle tinte fosche, una favola noir fatta di rimozioni fatali, bugie sapienti, specchi e umori cangianti; e soprattutto di fantasticherie, latitanze dalla realtà che durano il tempo di uno schianto.
Gioia, oltre a lavorare, passa le giornate a casa a curare l’anziana madre o a preparare la lezione per il giorno dopo.
Alesio è un ragazzo intraprendente che sogna un futuro ad Antibes, proprietario di una società di servizi, soldi, serate passate a ballare in locali alla moda. Insomma fuggire dal posto dove vive e vivere una vita completamente diversa dalla sua quotidiana realtà.
Cosimo è innamorato di Alessio, fa il parrucchiere e per Alessio ha proprio perso la testa fino a farsi manipolare e fare tutto quello che lui gli chiede.
Se non sporca il mio pavimento è liberamente ispirato al delitto Rosboch.
Spettacolo intenso, ben recitato.
Nessuna nota stonata a partire dagli attori, passando per le luci a finire alla scenografia.
Da donna mi sento di dire che il messaggio, che lo spettacolo mi da, è l’affermazione per cui, qualsiasi donna, anche la più disillusa, è che ognuna, ogni donna quando crede di essere amata cede a ogni lusinga e non riesce a distinguere qual è la realtà. Ogni donna, in fondo sente il bisogno di sentirsi amata da un uomo, e la donna protagonista dello spettacolo crede di essere amata da Alessio e non riesce ad accorgersi che lui la sta sfruttando, sta solo mettendo a frutto il bisogno di lei di sentirsi donna; frutto che porterà lei a cedergli tutti i risparmi di una vita.