Voi lo sapete quante sveglie servono alla Pimpa la mattina per svegliarsi?
Una? Due? Tre? E no ce ne vogliono un sacco pieno pieno. Perché si sa la Pimpa è una gran dormigliona.
Ma voi lo sapete che l’Armando è tutto canterino quando si sveglia al mattino? A volte si dimentica che è domenica e corre a prepararsi per andare a lavorare e meno male che c’è la Pimpa a ricordarglielo e se è in viaggio come fa? Gli telefona, no? Sono proprio amici loro due.
Ma voi sapete come si sono conosciuti? No, va beh! Allora a che serve lo spettacolo se non a farvelo scoprire?
Mentre l’Armando ci racconta del loro primo incontro, la Pimpa è in macchina in viaggio verso l’Africa e quando la macchina si rompe prende il treno e poi il cammello; deve andare ad una festa di compleanno.
Quando la Pimpa è in viaggio Armando si sente un po’ solo e meno male che ci sono gli amici della Pimpa a fargli compagnia, ed eccoli uscire fuori da una splendida scatola di legno tutta colorata come se fosse un cespuglio di fragole. E poi l’Armando si è costruito delle Pimpe di legno e non c’è solo la Pimpa bianca a pois rossi e no, c’è la Tigripimpa, la Zebripimpa e tante altre.
E poi la Pimpa gli telefona e meno male che c’è il computer Nicola così si possono anche vedere.
Ma a qualsiasi ora ritorni la Pimpa sa che ad aspettarla ci sono latte e biscotti che l’Armando gli ha preparato.
E che gran spasso è l’Armandone canterino.
Spettacolo per nostalgici e nuove generazioni curiose! Perché come si fa a non volergli bene a loro due.
Uno voto speciale a Giorgio Scaramuzzino.