Fino al 14 aprile il Teatro San Babila è la scena della ricerca del successo nel duro mondo dell’arte presso la High School of Performing Arts di New Yorki con il musical Fame – Saranno Famosi.
Fame – Saranno Famosi è un fenomeno leggendario ed intramontabile della cultura pop ideato da David De Silva negli anni ‘80. Un titolo inconfondibile, un film e una serie tv indimenticabili, e un musical di successo internazionale. Lo spettacolo racconta la vita di allievi ed insegnanti della rinomata ed esclusiva High School of Performing Arts di New York. Un gruppo di ragazzi, ognuno con la propria storia e un’unica cosa in comune, un sogno: il successo. Una storia che continua a conquistare ed emozionare nuove generazioni di pubblico ed ispirare i giovani talenti del nuovo millennio.
“Fame the Musical” è l’adattamento teatrale del film del 1980 “Fame” ideato da David De Silva su libretto di José Fernandez, musiche di Steve Margoshes e parole di Jacques Levy.
La trasposizione teatrale racconta la vita di studenti e insegnanti della prestigiosa ed ambitissima High School of Performing Arts di New York, dalle audizioni nel 1980 fino al diploma nel 1984. Una nitida messa a fuoco sulla realtà di questi giovani artisti e del loro amore per il mondo dello spettacolo in ogni dettaglio: dalle paure alle passioni, dai pregiudizi ai dissapori, dalle ambizioni ai primi successi.
“Fame” è uno spettacolo pieno di energia, intenso e coinvolgente che oltre a proporre la canzone vincitrice di un Academy Award “Fame” e svariati rimandi al film originale, sviluppa al suo interno una trama differente, con diversi personaggi e nuovi ed accattivanti brani pop.
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Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.