Se il “bollito destrutturato” divide la famiglia di certo i bignè di San Giuseppe la riuniscono.
Ma il caffè no, assolutamente no, non si deve bere mai irrita il colon, ed è assolutamente vietato offrirlo agli ospiti, meglio una tisana e se è di Verbena è ancor meglio.
E se si ha fame mai mangiare supplì e calzoni fritti ci sono “petali di rosa con gocce di petto di pollo” preparati proprio questa mattina.
L’inizio non è stato proprio esuberante né tanto meno da commedia; poi son bastati pochi minuti che il tutto si è evoluto e le risate si sono susseguite, fragorose, ad ogni battuta.
Sarà per l’accento romano, per la bravura di Francesco Pannofino e di tutti gli altri attori, o per la verità della storia ma è una commedia assolutamente da vedere.
La storia è delle più semplici, storia di tutti i giorni che ognuno di noi potrebbe trovarsi a dover vivere ma Gianni Clementi, con ironia straordinaria l’ha saputa trasportare sul palco.
Marito, Moglie, una figlia sedicenne, un nuovo vicino di casa, l’amica di sempre, il classico tubo del bagno che si rompe, il muratore e l’idraulico e poi toh! L’amore che ci porta a scoprire culture diverse usi e costumi diversi, ma anche ore interminabili di balli e se poi si può preparare un pranzo di nozze olè la felicità è assicurata.
Voto 10 alla scenografia
Voto 8 ai costumi
Voto 9 agli attori
