La commedia di Philip Ridley, che ha debuttato a Londra nel marzo 2015, ci mostra fino a che punto potrebbe spingersi una giovane coppia, in attesa di un figlio, per riuscire a garantirsi la casa dei sogni.

È solo questo desiderio, nei confronti dei propri figli, che ci spinge a fare delle scelte o a commettere delle azioni o sono i nostri sogni che alimentano il desiderio?

Parassiti fotonici (Radiant vermin è il titolo originale) ci fa riflettere sullo stereotipo della vita occidentale, della smania di acquistare sempre cose nuove appena pubblicizzate su una rivista patinata, e dell’uso del riciclo forsennato per smaltire montagne di rifiuti per migliorare il nostro benessere.

Ma è proprio necessario riciclare sempre tutto?

È forse sempre la scelta migliore?

È sempre necessario avere tutto quello che si vuole? È per quanto tempo ne saremo felici poi?

Quanto tempo passa prima che un altro desiderio ci assalga?

Lo spettacolo cerca, scova e ci mette difronte alla nostra attuale visione del mondo.

È poi vero che attraverso il riciclo di ogni cosa salveremo il mondo?

E la nostra coscienza, sarà a posto poi la nostra coscienza?

Basta andare nei grandi magazzini Selfridges, dove si trova ogni cosa, per essere felici?

Parassiti fotonici ci racconta tutto questo e anche oltre; ci provoca, ci conquista e ci fa anche accettare un pò di corruzione perchè chi è che ha una coscienza difronte al bello, al lusso, al nuovo e alla cucina di design che tanto abbiamo desiderato mentre sfogliavamo l’ultimo numero della nostra preferita rivista specializzata in interior design?

Andate a vedere lo spettacolo perchè come vi sapranno convincere Ollie e Jill nessun altro potrà farlo; anzi no sicuramente la Signorina Dee saprà far di meglio.

Attori: BRAVURA ASSOLUTA