Il palco del Teatro Nuovo di Milano fino al 12 novembre ridiventa una pista ballo dove tornano in auge camice con collettoni, pantaloni a zampa e giubbotti di pelle nel musical La Febbre del Sabato Sera.
Tratto da Saturday Night Fever, il film cult del 1977 che lanciò la carriera di attore di John Travolta, questo spettacolo, con i suoi travolgenti ritmi delle mitiche canzoni anni ’70, quali Stayin’ Alive, How Deep Is Your Love, Night Fever, You Should Be Dancing, Disco Inferno, suonate live dall’orchestra, ci riportano direttamente nella mitica discoteca 2001 Odissey dove passano le serate l’italo-americano Tony Manero e il suo gruppo di amici con i testa solo due cose: il ballo e le donne.
Il ballo appunto sembra il solo mezzo attraverso il quale appagare la voglia di riscatto di Tony cresciuto sulla sponda “sbagliata” del ponte di Brooklyn, ma una fatalità lo porterà a rivedere le sue priorità e lo farà maturare e abbandonare l’atteggiamento superficiale che fino ad ora lo ha caratterizzato.
Spettacolo piuttosto divertente, ma spesso poco coinvolgente, incentrato sulle musiche dei mitici Bee Gees e supportato da una affascinante scenografia multimediale.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.