Quello portato in scena da Vittorio Sgarbi sul palco del Teatro Carcano, non è né una lezione d’arte, né una visita guidata alla principali opere di un artista che alla fine del 1500, è stato considerato dai suoi contemporanei un innovatore.
Sgarbi, con la sua profonda conoscenza ed un pizzico di ironia, conduce gli spettatori, attraverso le immagini più rappresentative della produzione di Michelangelo Merisi, arricchite da intervalli musicali dal vivo, alla (ri)scoperta dell’anima rivoluzionaria dell’artista milanese focalizzando l’attenzione del pubblico ad apprezzarne la contemporaneità della pittura.
Uno spettacolo leggero, ma dall’alto valore culturale che non deluderà gli amanti dell’arte in tutte le sue forme.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.