Fa tappa al Teatro Ciak, “Enricomincio da me”, il nuovo one-man show di Enrico Brignano nel quale l’attore romano ripercorre 30 anni di carriera artistica del suo secolo d’età.
L’attore romano, con la sua comicità semplice ed elegante (si, a che quando dice parolacce!), ci porta in visita a Dragona, quartiere abusivo della periferia romana dove viene al mondo, a detta di sua madre, dopo 12 mesi di gestazione.
La vena artistica non tarda a palesarsi. Il primo palcoscenico sono i mezzi pubblici della capitale e, successivamente agli studi di recitazione, le rive della Marana, corso d’acqua putrida e discarica irregolare.
Il giovane Enrico capisce però che il vento è cambiato, quando viene invitato ad animare la messa di matrimonio della giovane figlia di un artigiano locale. I primi successi però porteranno Brignano a porsi tante domande.
Decide quindi di partire alla volta di New York alla ricerca di se stesso. Qui lavorerà come sguattero in un ristorante italo-americano, fino a quando sarà costretto a mettersi in gioco in una esilarante improvvisazione poliglotta.
Esibizione, come sempre, di elevato livello. Brignano gestisce le 3 ore ininterrotte di spettacolo, mantenendo sempre alto il livello di attenzione del pubblico, che è spesso piegato in due e con gli occhi umidi dalle risate.
Ampiamente consigliato quindi per una serata di risate.
Ancora per un paio di serate a Milano, il tour successivamente proseguirà verso le seguenti città.
- 29 Marzo – VARESE – Teatro Openjobmetis
- 31 Marzo – GENOVA – Teatro Carlo Felice
- 3 Aprile – LIVORNO – Modigliani Forum
- 5 – 8 Aprile – FIRENZE – Teatro Verdi
- 10 – 11 Aprile – GROSSETO – Teatro Moderno
- 13 Aprile – CONEGLIANO – Zoppas Arena
- 14 Aprile – PADOVA – Teatro Geox
- 17 -18 Aprile – FOLIGNO – Palapaternesi
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.