Il concerto “A” come… è stato realizzato dal corpo di canto Jumback.
C’era una mescolanza di amore e tristezza sul palco nello spettacolo ““A” come …” al Teatro De Sica a Peschiera Borromeo giovedì 21 maggio e molto altro ancora.
L’Associazione FunnyLife e la Croce Rossa hanno organizzato questo concerto in memoria di tutte le vittime della strada, in particolare hanno ricordato con affetto Alberto che 10 anni fa è morto per un incidente.
Gli amici di Alberto hanno voluto portare sul palco il suo ricordo trasmettendo la bellezza della vita e la immensa sofferenza che porta anche un solo piccolo sbaglio al volante, magari per un momento di leggerezza che in altri momenti non avrebbe questo tragico risultato.
Sul palco si sono sprigionati i ricordi, le gioie, l ’amore per la vita che gli amici di Alberto hanno per lui, ma anche tutto il dolore, la tristezza e la disperazione per la sua scomparsa. Tutte queste sensazioni le hanno trasmesse cantando innumerevoli canzoni iniziando da “Certe notti” di Ligabue e continuando via via con canzoni e filmati sempre più forti e coinvolgenti sul tema delle vittime della strada.
Hanno saputo trasmettere grandi emozioni con la forza della voce e con la suggestiva atmosfera creata dai filmati che li accompagnavano, facendo dimenticare che non tutti erano professionisti ma forse proprio per questo motivo hanno saputo rendere al meglio ciò che provavano. I sentimenti forti di chi rimane, lo stordimento che si prova dopo ogni avvenimento, spesso incomprensibile, come una morte per incidente stradale.
Ma la canzone che ha fatto tremare le ginocchia e inumidire gli occhi è stata “Sempre sarai”, dove un ragazzo parlava della madre morta in un incidente stradale, di come la sentiva accanto ogni giorno con l’amore che solamente una madre può provare ed un figlio può sentire. Tutti hanno sentito su di se la nota di tristezza che non se ne sarebbe mai andata, il senso di assenza fisica per il solo fatto di non poter più condividere con lei il quotidiano come un abbraccio o un sorriso, così come le conquiste, le gioie e i dolori che la vita porta con se. Nonostante questo nel raccontarsi è riuscito a trasmettere il suo sforzo di tirare fuori la forza che aveva nell’intimo per crescere e diventare l’uomo che lei avrebbe voluto. Un momento emozionante ed indimenticabile di questo concerto.
A metà concerto, poi, sono intervenuti i Giovani della Croce Rossa che danno dato il loro importante contributo raccontando la loro esperienza con le attività che svolgono sul campo.
Poi il concerto è ripreso con quelle canzoni che non solo trasmettevano la tristezza di ciò che era andato perduto, ma anche l’amore dei famigliari e degli amici, nel ricordo della persona amata che non sparisce, anzi si rafforza con gli anni, ma è il vuoto che hanno lasciato che spinge tutti a portare il messaggio, soprattutto ai giovani.
In conclusione la serata è stata fonte di forti emozioni, che continuavano a rimbalzare dentro di me anche quando la musica è terminata e le luci si sono spente, come se una silenziosa riflessione sulla vita si fosse impossessata dei presenti che si avviavano verso casa portandosi dietro si il ricordo, ma anche la sensazione che la riflessione riguardasse ognuno di noi e come le conseguenze di una piccola distrazione alla guida fosse così devastante non solo per ognuno, ma per tutti coloro che amiamo per il nostro piccolo mondo. Sono tornata a casa arricchita da questa fenomenale esperienza insieme di musica e di incontri.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.