Di questi tempi due anni fa, si discuteva, e si cercava di capire, quello strano concept album qual era Made in Italy.

L’omonimo film, che sarebbe uscito qualche mese dopo, avrebbe chiarito alcuni dubbi, esaltando maggiormente la storia di Riko, ma i fan si aspettavano altro. Volevano di più. Allora ecco la lunga cavalcata, sapientemente amministrata via social, che ci porta al 8 marzo. Al grande ritorno di Liga con Start.

Start di Luciano Ligabue, #Start: L’inizio di un nuovo Inizio

Di questi tempi due anni fa, si discuteva, e si cercava di capire, quello strano concept album qual era Made in Italy. L’omonimo film, che sarebbe uscito qualche mese dopo, avrebbe chiarito alcuni dubbi, esaltando maggiormente la storia di Riko, ma i fan si aspettavano altro. Volevano di più. Allora ecco la lunga cavalcata, sapientemente amministrata via social, che ci porta al 8 marzo. Al grande ritorno di Liga con Start.

Con Arrivederci Mostro si è chiuso probabilmente un capitolo importante di questo artista che, da lì in poi, ha cercato di uscire fuori da quelli che erano i suoi schemi e i suoi canoni.

Mondovisione era un album molto bello, ma le cui canzoni, dal vivo, risultavano impegnative, visto che la potenza dei testi andava a discapito della melodia e della “ballabilità”.

Le tracce di Made in Italy che comparivano in scaletta avevano il problema contrario: tanto ritmo ma poco contenuto.

Del nuovo corso, questo nuovo album risulta sicuramente la sperimentazione più riuscita in cui tutti questi errori sembrano essere stati affrontati e corretti.

Start si apre con Polvere di Stelle. Una ballad fresca di novità, che parte piano per poi lasciare la scena al basso e alla batteria. Un brano azzeccato per aprire l’album e anche, e soprattutto, i vari concerti del prossimo tour. Segue Ancora Noi, un’altra ballad che potrebbe essere l’erede di Urlando Contro Il Cielo con le lunghissime note del ritornello. Le Luci d’America, primo singolo estratto, chiude la prima parte di questo album.

La parte in cui i battiti aumentano, il sangue circola veloce, in macchina il volume è a palla e al concerto si salta e si canta a squarciagola. Quello Che Mi Fa Guerra, con il suo groove coinvolgente incanala il senso politico fortemente presente in Mondovisione e Made in Italy, riproponendolo in modo più leggero. Mai Dire Mai, posizionata al centro della setlist, rappresenta il cuore di questo album.

Una piccola gemma che sembra in qualche modo essere legata a Ci Sei Sempre Stata. Certe Donne brillano è la classica canzone pop ed infatti l’abbiamo imparata a conoscere da uno spot pubblicitario. Spero di non essere l’unico a cui questo faccia un storcere po’ il naso. Fatta eccezione per la Cattiva Compagnia che rappresenta il pezzo più rockettaro, la parte finale dell’album rappresenta il lato più intimo, non solo della scaletta, ma anche dello stesso Ligabue.

Con Vita Morte E Miracoli, si spengono i distorsori, si poggiano a terra le chitarre elettriche, se ne imbraccia una acustica e come per magia questa canzone ti entra dentro, come pugnalata dritta al cuore. In Io In questo Mondo, Liga ci porta con lui negli attimi che precedono un concerto. Un pezzo che segna l’evoluzione di un grande classico come Tra Palco E Realtà  e rappresenta la maturità di un artista. Proprio il tempo e il passato ci passano davanti in Il Tempo Davanti in cui Ligabue sembra descriverci la sua infanzia e le foto che sono sul comodino, concludendo così l’album.

Start racchiude al suo interno una grande varietà di sfumature di genere: si va dal britpop, con l’intro di Mai Dire Mai che invoca Everglow dei Coldplay, al groove Anni 80 di Quello Che Mi Fa La Guerra, passando per il rock and roll di Cattiva Compagnia. La parola d’ordine però rimane sempre equilibrio. Equilibrio tra pezzi che esaltano e pezzi che commuovono. Equilibrio l’innovazione con la ricerca degli arrangiamenti e la tradizione contrassegnata dall’inconfondibile timbro Ligabue.

Start rappresenta l’inizio di un nuovo inizio, in cui alcuni dei cavalli di battaglia del repertorio di Liga, sembrano aver trovato degli eredi che possano sostituirli nelle scalette del tour. Scalette che, dopo il flop di Made in Italy, potranno tornare ad essere incentrate sui pezzi dell’ultimo album, con i grandi classici sullo sfondo a concludere in bellezza quella che si preannuncia una gran bella serie di concerti.

Il 14 giugno prenderà il via lo Start TOUR con questo programma:

14 GIUGNO – STADIO SAN NICOLA – BARI
17 GIUGNO – STADIO SAN FILIPPO – MESSINA
21 GIUGNO – STADIO ADRIATICO – PESCARA
25 GIUGNO – STADIO ARTEMIO FRANCHI – FIRENZE
28 GIUGNO – STADIO SAN SIRO – MILANO
2 LUGLIO – STADIO OLIMPICO – TORINO
6 LUGLIO – STADIO DALL’ARA – BOLOGNA
9 LUGLIO – STADIO EUGANEO – PADOVA
12 LUGLIO – STADIO OLIMPICO – ROMA