Mama mia, El diablo è tornato. È un trascinatore senza età, è l’immagine del cantante rock per eccellenza del nostro Paese.

È nato il 10 febbraio del 1962 a Firenze e quest’anima ribelle risponde al nome di Piero Pelù.

È uscito il 21 febbraio 2020 per l’etichetta Sony il nuovo album Pugili Fragili, prodotto ed arrangiato con Luca Chiaravalli, lavoro che celebra i 40 anni di carriera del Toro Loco. Sono disponibili le versioni cd, vinile e in ascolto su tutte le piattaforme digitali.

Il primo brano originale è Pic Nic all’inferno, il sound electro – rock viene caratterizzato da un particolare duetto con Greta Thunberg e il testo sensibilizza il rispetto verso l’ambiente, argomento molto caro a Pelù, ideatore del Clean Beach Tour, evento che coinvolge il cantante fiorentino e attivisti d’ogni età nel ripulire dai rifiuti i litorali italiani. Si alzano i battiti per minuto con Il Gigante, il singolo portato con successo all’ultimo Festival di Sanremo dove si è classificato al quinto posto, canzone dedicata a chi nasce (i suoi nipotini), ma anche a chi ha la forza e la volontà di rinascere. Il brano dall’arrangiamento rock moderno parla d’infanzie negate, di ragazzi figli delle mafie cresciuti tra droghe e armi e degli incolpevoli bambini in fuga dalle guerre. Le chitarre distorte e la ritmica potente de Il ferro è caldo, esaltano la vena punk di Pelù; il testo parla dei ventenni e ascoltando questa traccia verrebbe voglia a chiunque di “pogare”. Pugili fragili è la title track. È una ballad rock intimista scritta in occasione del suo matrimonio: “Bisogna essere pronti ad incassare e ad attaccare”, dice lui durante la conferenza. Il brano parla di conoscenza, di confronto e del sostegno di cui si ha bisogno per crescere con chi sta al tuo fianco. Francesco Sarcina è suo complice nella scrittura di Luna Nuda. Viene voglia di ballare all’arrangiamento di questo brano che parla dell’attrazione tra due individui, come fosse il magico equilibrio che c’è tra la Terra e la Luna. Godersi la vita liberandosi dagli obblighi del quotidiano è l’invito che ne traspare.

Cuore Matto è il brano che Pelù ha cantato a Sanremo nella serata dedicata alle cover. È la storia di un uomo che, tradito dalla donna che ama, preferisce impazzire piuttosto che diventarne il carnefice, sapendo che il suo cuore presto guarirà: un grande omaggio in chiave moderna a Little Tony, uno dei padri del rock’n’roll italiano. In uno stile bluesy, Nata libera tratta il tema della violenza sulle donne, ma dal punto di vista degli uomini che, secondo Pelù, dovrebbero imparare a gestire le proprie emozioni in segno di rispetto, cercando di superare rotture, mancanze e abbandoni. Ha un tono hard rock Fossi Foco, scritto e cantato con Andrea Appino degli Zen Circus. Le chitarre distorte e la ritmica incandescente di questo pezzo sono un inno al rispetto verso ogni forma di diversità. La festa dei quarant’anni di musica e rock’n’roll viene raccontata in Stereo Santo. In questa canzone l’artista ci canta il suo mondo: chitarre distorte e colpi violenti di tamburi ne sono il sottofondo. A chiudere il disco un altro grido, sempre in un inconfondibile stile hard rock, ci invita a rinunciare alle pericolose comodità che hanno un forte impatto sull’ambiente: il clima sta cambiando e siamo tutti in dovere di fare qualcosa per le future generazioni.

Dopo l’in-store tour che è partito il 23 febbraio dal Libraccio Libreria di Firenze, Piero Pelù sarà in tournée con la sua band dalla prossima estate. Prima data 3 luglio a Isola di Castello a Legnano (MI) in occasione del Rugby Sound Festival 2020.

TRACKLIST DELL’ALBUM

  1. Pic Nic all’inferno
  2. Gigante
  3. Ferro Caldo
  4. Pugili Fragili
  5. Luna Nuda
  6. Cuore matto
  7. Nata Libera
  8. Fossi Foco
  9. Stereo Santo
  10. Canicola