Il 3 novembre Liam Gallagher si è aggiudicato il Rock Icon Award, il nuovo premio indetto da MTV. L’emittente lo incorona “icona del rock” a 25 anni dal primo disco degli Oasis, e 10 anni dopo il loro scioglimento.
Che valore ha questo premio nel 2019?
Durante lo stringato discorso, Liam ha ringraziato MTV per “aver riconosciuto la sua brillantezza”; sembra un discorso originale, ma forse non troppo pensando al curriculum dell’artista di Manchester. E’ la stessa persona che fu arrestata sulla nave che portava gli Oasis al loro primo tour negli Stati Uniti, per aver partecipato ad una rissa che nemmeno lo riguardava. Semplicemente, era troppo divertente per stare in disparte. Fu il fratello Noel ad avvertire il grande capo della casa discografica, che all’inizio pensava ad uno scherzo.
I fratelli Gallagher, ancora oggi, sono gli ultimi esponenti in grado di rappresentare a pieno l’alchimia tra genio, follia e rock n’ roll dell’era pre-internettiana, con la loro proverbiale incapacità di tenere a freno la lingua (e spesso, nel caso di Liam, anche le mani).
I due non hanno lesinato battutine taglienti e dichiarazioni scomode su tantissimi artisti: i bersagli preferiti sono stati i Blur, ma non si sono risparmiati nemmeno sugli U2 e sui Nirvana. Ma, tra una battutina e l’altra, piazzarono 3 dischi nell’olimpo del rock.: “Definitely Maybe”, “What’s the story” e “Be here now” sono una miniera inesauribile di singoli da primo posto in classifica. Dove? “All around the world”, per dirla con una loro canzone. Nel 2009, lo scioglimento; Noel dichiara: “Non potrei lavorare con Liam un solo minuto di più”. A quel punto, i fratelli terribili smettono non solo di suonare insieme, ma anche di vedersi e di frequentarsi; ma si lanciano continuamente frecciatine velenose durante le varie interviste.
Liam attacca sì il fratello, ma dichiara anche di essere pronto a riunire gli Oasis in qualsiasi momento; e il suo ultimo brano, “One of us” (eseguito durante la serata su MTV) è tinto di nostalgia per quel rapporto perso per sempre, simboleggiato nel videoclip dalla sedia vuota accanto a lui, in uno scenario desolato.
Venticinque anni di carriera, che se fossero un film (e lo sono, considerando il film/documentario “Supersonic” uscito nel 2016) avrebbero una colonna sonora meravigliosa, ma anche tanti colpi di scena, colpi di testa, matrimoni falliti, e tanta birra.
La voce di Liam non sarà più quella di una volta, ma è portatore di un valore che pochi possono vantare in una così lunga carriera musicale: la capacità di essere sempre coerente con sè stesso, persona e personaggio riunite in un solo folle romanzo.
Il rock ‘n roll viscerale, incapace di compromessi, fatto di chitarre distorte. Liam è la voce di “Wonderwall”, “Live forever”, “Don’t go away” e “Champagne supernova”.
In questo senso, Liam viene premiato per essere ancora una volta il simbolo del rock, come lo furono gli Oasis alla metà degli anni ’90: la classe operaia che si prende il trono, con ostentata strafottenza.
Ho cominciato a suonare la chitarra a 14 anni, da autodidatta. Negli anni successivi, ho seguito vari seminari di improvvisazione, armonia, composizione.
Ma ho studiato anche letteratura, laureandomi in lettere all’università di Bologna.
La mia band sono gli Stil Novo, con cui ho pubblicato 3 album; e anche realizzato alcuni sogni, come quello di duettare insieme a Omar Pedrini e a Daniele Groff.
Ho anche un tributo agli Oasis, i Wondersonic; il mio ruolo è quello di chitarra solista, e di cantante delle canzoni di Noel Gallagher.
Sono un appassionato di sigle dei cartoni animati, e su youtube ho un canale dedicato completamente alle cover di questo genere di canzoni: dalla Disney, ai robot degli anni 70… perchè bisogna sempre rimanere un po’ bambini.