L’epica storia dei Beatles inizia nel cuore di Liverpool, nel 1957, quando John Lennon formò il gruppo The Quarrymen. Poco dopo, Paul McCartney e George Harrison si unirono a lui, dando vita a quella che sarebbe diventata una delle band più leggendarie nella storia della musica. Nel 1960, Ringo Starr sostituì Pete Best come batterista ufficiale, completando la formazione classica dei Beatles.
Negli anni ’60, il quartetto di Liverpool divenne il simbolo della Beatlemania, una frenesia collettiva che ha travolto il mondo intero. Con canzoni come “Love Me Do” e “Please Please Me”, hanno conquistato il Regno Unito, per poi incantare l’America nel 1964 con l’inedito “The Ed Sullivan Show”. L’innovativa fusione di melodie orecchiabili e testi profondi ha ridefinito il panorama musicale, creando uno stile unico che ha ispirato generazioni di artisti.
Durante gli anni ’60, i Beatles hanno sfidato costantemente i limiti della creatività e dell’innovazione musicale. Con album rivoluzionari come “Rubber Soul” e “Revolver”, hanno introdotto nuove tecniche di registrazione e influenze musicali diverse, dimostrando un’incredibile versatilità artistica. Nel 1967, “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” ha segnato un punto culminante nella loro carriera, guadagnandosi il titolo di uno degli album più influenti di tutti i tempi.
Tuttavia, gli anni ’70 hanno portato con sé tensioni interne e sfide personali. Nel 1970, dopo l’uscita dell’album “Let It Be”, la band ha annunciato ufficialmente lo scioglimento. Nonostante ciò, i membri hanno continuato a perseguire carriere soliste di successo, consolidando ulteriormente il loro status di icone musicali individuali.
Il leggendario legame tra John Lennon e Yōko Ono
Nella saga dei Beatles, uno dei capitoli più dolce-amaro è il rapporto tra John Lennon e Yōko Ono. Questa unione, che inizialmente ha scatenato dibattiti e controversie, alla fine ha aggiunto un profondo strato di complessità alla storia della band. Yōko, artista avant-garde e icona dell’avanguardia artistica, è entrata nella vita di Lennon come un’innovatrice e una musa, portando con sé un vento di cambiamento.
Negli anni ’60, quando i Beatles stavano vivendo l’apice della loro fama, Yōko e John si sono incontrati e innamorati. La loro relazione è stata molto più di un amore romantico; è diventata una partnership creativa e intellettuale. Yōko ha introdotto John a nuove idee artistiche e concetti sperimentali, spingendolo ad esplorare territori musicali e creativi inesplorati. Questa influenza si è fusa con lo spirito innovativo dei Beatles, dando vita a una nuova direzione artistica.
Tuttavia, l’arrivo di Yōko nella vita dei Beatles non è stato accolto con entusiasmo unanime. Alcuni fan e membri della band si sono sentiti minacciati dalle sue influenze, temendo che avrebbe potuto destabilizzare l’equilibrio all’interno del gruppo. Nonostante le critiche e le controversie, John e Yōko hanno continuato a collaborare artisticamente, producendo opere d’arte, musica e performance che sfidavano le convenzioni dell’epoca.
La loro relazione ha raggiunto il culmine con il famoso “Bed-In for Peace” nel 1969, una protesta non violenta contro la guerra del Vietnam, che ha catturato l’attenzione del mondo intero. La coppia si è sposata l’anno successivo, trasformando il loro amore in un impegno duraturo.
La tragica fine di John Lennon nel 1980 ha lasciato un vuoto nel cuore dei fan e nel mondo della musica. Yōko Ono ha continuato a preservare e diffondere l’eredità di Lennon, assicurandosi che la sua influenza artistica e il suo messaggio di pace continuassero a ispirare le generazioni future.
La rinascita dei Beatles
Nel mondo della musica, oggi segna un momento epocale: i Beatles, iconica band rock, rilasciano la loro prima canzone “nuova” dal lontano 1995. “Now and Then” è finalmente disponibile sui servizi di streaming, un brano che ha catturato l’attenzione dei fan di tutto il mondo. Questo singolo non è solo un ritorno alle radici, ma anche un’incredibile testimonianza del potere della tecnologia moderna.
La storia di “Now and Then” ha inizio nei mitici anni ’90 quando McCartney, insieme a George Harrison e Starr, si riunì per lavorare su nuove canzoni che sarebbero apparse sugli album Anthology del gruppo. Nonostante abbiano completato con successo brani come “Free as a Bird” e “Real Love,” il progresso su “Now and Then” si fermò a causa di problemi tecnici legati alla vecchia registrazione di Lennon. Il nastro originale era difficile da lavorare, con il piano che copriva la voce di Lennon, senza alcuna possibilità di separazione tecnologica.
Dopo anni di stallo, la svolta avvenne all’inizio di questo decennio, grazie al regista Peter Jackson e al suo documentario Get Back per Disney Plus. La sua squadra sviluppò una tecnologia che consentiva di separare tutte le componenti di una canzone, anche da demo antichissimi, utilizzando l’apprendimento automatico. Questa opportunità spinse McCartney e Starr a dare a “Now and Then” l’epilogo che meritava. McCartney registrò una traccia di basso, Starr aggiunse la batteria, e il produttore Giles Martin creò un arrangiamento per archi nel puro stile dei Beatles.
Nonostante le preoccupazioni dei fan, sia i membri del progetto che gli eredi dei membri deceduti sono completamente soddisfatti del risultato finale. Sean Ono Lennon, figlio di John Lennon, commentò entusiasta:
“Mio padre avrebbe amato questo, perché non ha mai esitato a sperimentare con la tecnologia di registrazione. Penso che sia davvero bellissimo.”
Questo progetto, oltre a essere una meravigliosa chiusura per i Beatles, offre anche una prospettiva emozionante: la tecnologia di separazione delle tracce potrebbe essere utilizzata per ripristinare e ridare vita a innumerevoli registrazioni musicali d’epoca, aprendo così nuovi orizzonti nel mondo della musica.
L’eredità dei Beatles è più viva che mai, con la loro musica ancora amata da milioni di persone in tutto il mondo. Il loro impatto sulla cultura popolare, la musica e la società è immanente, un monumento alla loro genialità e alla loro capacità di trasformare il mondo attraverso le note musicali.
“Now and Then” è più di una semplice canzone; è un tributo alla perseveranza, all’innovazione e al desiderio di preservare il patrimonio musicale di una delle band più influenti di tutti i tempi. Grazie alla combinazione di talento umano e tecnologia all’avanguardia, i Beatles continuano a ispirare e ad emozionare il mondo, dimostrando che la loro musica è senza tempo e che il futuro della musica è brillante e ricco di promesse. La loro storia, dall’inizio glorioso fino allo scioglimento, rimane un’ispirazione per generazioni di artisti e appassionati di musica, dimostrando il potere duraturo della creatività e dell’innovazione.
Now And Then – The Last Beatles Song è disponibile su Disney+! Il documentario di 12 minuti, scritto e diretto da Oliver Murray, racconta la storia dell’ultima canzone dei Beatles “Now And Then”, con filmati esclusivi e commenti di Paul, Ringo, George, Sean Ono Lennon e Peter Jackson.
Parlando del cortometraggio, Oliver Murray ha affermato:
“L’eredità dei Beatles ha posto una delle basi più importanti per la cultura giovanile moderna. È un grande onore avere la responsabilità di raccontare questa storia e credo che susciterà emozioni diverse nelle persone, poiché ognuno di noi ha un rapporto molto personale con il lavoro della band. ‘Now And Then’ è una storia di archeologia musicale e un legame fraterno tra quattro ragazzi che hanno regalato al mondo alcuni degli spettacoli più popolari della storia”.
Parlando del video musicale, Peter Jackson ha dichiarato:
“Volevamo che il video facesse commuovere, ma generare emozioni utilizzando solo filmati d’archivio è una cosa difficile. Fortunatamente, la semplice forza di questa bellissima canzone ha fatto gran parte del lavoro per noi. Sono profondamente orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato e lo conserverò per il futuro”.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.