I Roxette, rompono la lunga pausa lontani dalle scene, dopo il grande successo dell’album del 2011 Charm School ed il singolo She’s Got Nothing On (But The Radio) con il quale hanno immediatamente scalato le classifiche internazionali, con il tour “XXX The 30th Anniversary Tour”.
Partito a Ottobre 2014 da Vladivostok in Russia, proseguendo nei Paesi Baltici, Nuova Zelanda, Australia per tornare in Europa a partire dalla data milanese. Tour che culminerà con il concerto conclusivo del 22 Agosto a Drammen, in Norvegia con la celebrazione del trentesimo anniversario.
Il 10 Maggio 2015, il gruppo svedese ha saggiato la scena del Teatro degli Arcimboldi di Milano per l’unica data italiana del tour. Ad attenderli un gruppo eterogeneo di fans provenienti da tutta Italia ed Europa.
Difficile stare seduti composti e contenere l’entusiasmo quando in scena ci sono i Roxette! Ed infatti non appena il palco si è illuminato, tutto il pubblico è scattato in piedi, come si addice per un concerto pop-rock, e così è rimasto per tutto il concerto.
Una performance, tutto sommato carica di energia e coinvolgente, che ha spaziato dagli storici successi del duo alle recenti hits.
La scaletta del concerto dei Roxette al Teatro degli Arcimboldi
Sleeping in My Car
The Big L.
Stars
Spending My Time
Crash! Boom! Bang!
Crush on You
She’s Got Nothing On (But the Radio)
The Heart Shaped Sea
Watercolours in the Rain / Paint
Fading Like a Flower (Every Time You Leave)
How Do You Do!
It Must Have Been Love
Dressed for Success
Dangerous
Joyride
Almost Unreal
Listen to Your Heart
The Look
La praticità svedese non è mancata nelle scenografie, in cui, 5 mega veneziane fungevano di volta in volta da sfondo o da schermo.
Insomma, per Marie e Per direi che è un ritorno alla grande! Speriamo di rivedervi presto!
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.