Archiviati i sound aggressivi dei giorni passati, la serata conclusiva degli I-days è affidata alle atmosfere pop create dalla voce di Justin Bieber.
l bill per questa domenica in musica prevede il sound pop-elettronico della cantautrice finlandese Alma, seguita dalla ben conosciuto ed amata alternative rock band Bastille e dalla sempre apprezzata house e dance music proprosta dal dj Martin Garrix, ad introdurre l’idolo delle teenagers Justin Bieber.
Lasciando tutti, genitori e figlie, a bocca aperta, Justin inizia il set con ben 40 minuti di anticipo intonando Mark My Words, seguita a ruota dalle acclamatissime Where Are Ü Now e Get Used to It.
La scaletta del concerto, tappa italiana del Purpose World Tour, prevede l’esecuzione praticamente integrale di Purpose, l’ultimo disco pubblicato dalla giovane star canadese. Baby, sul finire dello show, è l’unica tracci proposta che rimanda alle origini (My World 2.0, del 2010).
I 50.000 fans accorsi a Monza sono rimasti affascinati da uno show in cui il cantante platinato ha intrattenuto la platea con canto coreografato affiancato da 12 ballerini, fuochi d’artificio e giochi di luci. Inaspettato quanto gradito il momento di estrema intimità che ha visto Justin imbracciare una chitarra acustica ed intonare, solo sul palco e senza sottofondo, Cold Water e Love Yourself. Le atmosfere romantico-melense non sono di certo mancate, intervallate da ritmi R&B Hold Tight e No Pressure, ritmi dance di Let Me Love You ed armosfere esotiche di What Do You Mean?. Essendo domenica la festa del papà negli Stati Uniti, un augurio speciale lo ha lanciato sulle note di Purpose, penultima canzone prima del commiato con Sorry.
Scaletta del concerto di Justin Bieber del 18 giugno 2017 agli I-days
- Mark My Words
- Where Are Ü Now (Jack Ü cover)
- Get Used to It
- I’ll Show You
- Boyfriend
- Cold Water (Major Lazer cover)
- Love Yourself
- Been You
- Company
- No Sense
- Hold Tight
- No Pressure
- As Long As You Love Me
- Children
- Let Me Love You (DJ Snake cover)
- Life Is Worth Living
- What Do You Mean?
- Baby
- Purpose
- Sorry
Le circa 220.000 presenze sulla quattro giorni monzese, hanno reso questa edizione una delle migliori (e la più lunga), se non la migliore della storia del festival. Merito della capacità di mantenere fede alla sua filosofia, andando a indagare quelli che sono i fenomeni della musica contemporanea, quindi ben vanga Bieber in cartellone accanto a Green Day, Radiohead e Linkin Park.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.