Dopo il punk rock dei Green Day e il sound pop-rock elettronico dei Radiohead, la terza serata degli I-days migra verso sonorità nü metal con i Linkin Park.
Line up molto ricca questa sera, avviata dal rock alternativo dei connazionali Sick Tamburo, che passano il testimone ai britannici Nothing But Thieves che gasano la folla degli 80.000 presenti e regalano un’emozione quando suonano Cochise (Audioslave) in ricordo di Chris Cornell.
Atmosfere pop-punk per i Sum41 che offrono una performance superlativa prima di passare la mano ai Blink-182, assenti da qualche anno dall’Italia, che sprigionano tutta l’energia delle loro hit What My Age Again?, First Date, The Rock Show e All the Small Things. Il popolo di Monza è ora definitivamente pronto ad accogliere gli head-liner.
Nella penombra dell’imbrunire, partono i versi elettronicamente distorti di Talking to Myself, l’avvio dello show è dato appunto dal brano estratto dall’ultimo album, seguito dalla hit dalle sonorità pop-rock, Burn It Down.
La scaletta che ha visto anche l’inserimento di New Divide singolo composto per la colonna sonora del primo film Transformers, propende in generale verso canzoni estratte dai primi due album, Hybrid Theory e Meteora, oltre al recente One More Light, accolto negativamente dalla critica ed effettivamente salutato tiepidamente dal popolo dell’I-days. Pubblico che invece si è dimostrato caloroso sui singoli estratti dai primi due dischi, vedi What I’ve Done, In the End, Numb, Papercut e Bleed It Out sul finire della serata.
Scaletta del concerto dei Linkin Park del 17 giugno 2017 agli I-days
- Talking to Myself
- Burn It Down
- The Catalyst
- Wastelands
- One Step Closer
- Castle of Glass
- Good Goodbye
- Lost in the Echo
- New Divide
- Invisible
- Waiting for the End
- Breaking the Habit
- One More Light
- Crawling
- Leave Out All the Rest
- A Place for My Head
- What I’ve Done
- In the End
- Faint
- Numb
- Heavy
- Papercut
- Bleed It Out
I numeri parlano da soli sul successo degli I-days di quest’anno grazie agli head-liners: 30.000 per i Green Day, 60.000 per i Radiohead e ben 80.000 oggi, forse per il ricco bill della serata. Basti pensare che a Imola per i Guns ‘n Roses erano 90.000…
Appuntamento domani per la serata conclusiva del festival che vede protagonista il dance-po di Justin Bieber.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.