I Rolling Stones chiudono una stagione di live all’aperto che ha visto l’Italia ospitare concerti eccezionali.
Mick innamorato della Toscana, come tanti turisti più o meno noti, pur di suonare a Lucca ha accettato di tagliarsi il cachet del 40%… ed un sogno comune, diventa realtà. Come prevedibile, la risposta del pubblico è stata entusiasta e i biglietti, con un range di prezzo tra i 100 ed i 700 euro, sono andati esauriti in un batter d’occhio.
Il momento è finalmente arrivato e Lucca si è fatta trovare impreparata, o meglio, si è rivelata per quello che è: una location inadatta ad ospitare un evento da 60.000 persone. Si è respirato tanto malumore, ai controlli il divieto di introdurre borse e zaini superiori alle misure di 15×10 cm ha visto alte le cataste di valigeria ergersi ai lati degli steward. La visibilità dello show era poi parziale o preclusa per un’ampia fetta di pubblico a causa di alberi e bagni chimici (spesso scalati da temerari fans, a dispetto dell’incolumità propria e degli altri) che ostruivano la visibilità non solo del palco, basso, troppo basso, ma anche dei megaschermi in alta risoluzione che hanno dato l’idea di cosa avveniva sul palco al resto del Prato B e degli spalti.
Alle 21 in punto iniziano a risuonare le note di Sympathy for the Devil e compiono sul palco e sugli schermi in ordine, Charlie, Ronnie, Keith ed in fine Mick; boato!
Ci siamo, si parte con energia, passando velocemente al ritmo coinvolgente di It’s Only Rock ‘n’ Roll (But I Like It), poi un salto indietro di due anni con Tumbling Dice. Segue un tuffo nel blues con due brani dell’ultimo disco, accolto con malcelata indifferenza dalla folla di fans.
Si riprende velocità e la partecipazione del pubblico si fa più vigorosa con Let’s Spend the Night Together, canzone scelta con votazione popolare prima del concerto. Il sempre piacione Mick attacca poi con As Tears Go By, cantata quasi integralmente in italiano!
Le canzoni si susseguono in un crescendo ed al giro di boa c’è spazio per Happy e Slipping Away interpretati da Keith Richard alla voce; ormai lanciatissimi su Miss You, vengono snocciolati piccoli e grandi successi fino a culminare con le immancabili Brown Sugar e (I Can’t Get No) Satisfaction. Due ore e mezza di concerto passate senza accorgersene. Breve stacco e bis con Gimme Shelter e gran finale con fuochi d’artificio su Jumpin’ Jack Flash.
Scaletta del concerto dei Rolling Stones al Lucca Summer Festival del 23 settembre 2017
- Sympathy for the Devil
- It’s Only Rock ‘n’ Roll (But I Like It)
- Tumbling Dice
- Just Your Fool
- Ride ‘Em on Down
- Let’s Spend the Night Together
- Con le mie lacrime (As Tears Go By)
- You Can’t Always Get What You Want
- Paint It Black
- Honky Tonk Women
- Happy
- Slipping Away
- Miss You
- Midnight Rambler
- Street Fighting Man
- Start Me Up
- Brown Sugar
- (I Can’t Get No) Satisfaction
- Gimme Shelter
- Jumpin’ Jack Flash
Certo, la band ha ritmi blandi, i brani sono rallentati e frequenti le pause tra l’uno e l’altro, riempiti con social del frontman. Ma non ci si poteva aspettare di più. Il gruppo non si è risparmiato ed ha percorso chilometri saltellando su e giù per palco e passerella. Menzione d’onore per l’anca di Mick che dopo tutti questi anni regge ancora egregiamente agli sculettamenti.
Messa da parte la fatica e le piccole delusioni per l’organizzazione non eccellente, non ci sono dubbi che per tutti è stata una soddisfazione aver preso parte ad un evento del genere e poter dire “io c’ero”!
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.