Nella sua stanza ad Hollywood ci sono solo un letto, una chitarra, un piano ed un poster di Roma di Fellini.
Chissà cosa avrà pensato Alex Turner della Roma che la notte del 26 maggio era lì. Ai suoi piedi, che lo incitava e lo accompagnava in ogni accordo che lui e la sua band suonavano. Gli Arctic Monkeys, all’Auditorium Parco della Musica, inaugurano come meglio non si poteva il Summer Fest della Capitale, che ospiterà oltre 40 concerti nell’arco di due mesi.
Dopo qualche problema avuto con i biglietti nominativi, novità per provare a sconfiggere il fenomeno del bagarinaggio, tutti, o quasi, sono entrati. Scoccano le 21.30. Le luci si spengono. Il palco si illumina solamente della scritta MONKEYS sullo sfondo. La band sale sul palco e sulle note di Four out of five dà il via allo show.
Alex Turner conquista tutti sul palco, offrendo un vero e proprio spettacolo nello spettacolo: si diverte, flirta con il pubblico, seduce con le sue movenze, parla italiano citando canzoni di Mina, canta sdraiato a terra e in ginocchio. Il frontman degli Arctic Monkeys ruba la scena a tutti e tutto ed il pubblico, specialmente la parte femminile, sembra apprezzare molto le sue performance.
La scaletta del concerto degli Arctic Monkeys del 26 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma:
- Four Out of Five
- Brianstorm
- Crying Lightning
- Don’t Sit Down ‘Cause I’ve Moved Your Chair
- Tranquility Base Hotel + Casino
- Why’d You Only Call Me When You’re High?
- 505
- She Looks Like Fun
- Knee Socks
- I Bet You Look Good on the Dancefloor
- Cornerstone
- One Point Perspective
- American Sports
- Fireside
- Pretty Visitors
- One for the Road
- Do I Wanna Know?
- The View From the Afternoon
- Arabella
- Mardy Bum (prima strofa)
- R U Mine?
Il concerto prosegue con un‘alternanza perfetta tra vecchi capolavori e canzoni che, invece, prendono per mano lo spettatore facendogli da guida in quel complesso capolavoro musicale che è Tranquility Base Hotel & Casino. Man mano che il concerto va avanti, si fa strada, sul volto dei fans, l’espressione di chi si sta innamorando di quel disco che aveva bocciato ad un primo ascolto. I cinque nuovi brani dell’album, inseriti in scaletta, convincono e riescono a strappare applausi anche dai più scettici. È la magia del live.
Questa degustazione rock finisce quando sono da poco scoccate le 23.00 e, salutato il pubblico romano con R U Mine?, gli Arctic Monkeys si concedano. Le persone iniziano a defluire. C’è chi è ancora carico dopo lo show, chi è rattristato per la sua fine, ma tutti escono soddisfatti. La band di Alex Turner ritornerà nel nostro Paese il 4 giugno ospitati dal Forum di Assago.
Studia Ingegneria Meccanica a Roma, città in cui vive e che ama.
Nato mentre nei cinema proiettavano “I Soliti Sospetti” di Bryan Singer e nell’aria riecheggiava (What’s The Story) Morning Glory? degli Oasis.
Il cibo, lo sport e le sfide completano il quadro delle sue passioni.